cultura

«Sempre più giovani altoatesini a teatro» 

L’intervista a Walter Zambaldi. Il direttore del Teatro Stabile di Bolzano tira le somme: «Gli abbonamenti under 26 sono aumentati del 12% Lo spettacolo più gettonato è stato “L’ispettore generale” con Rocco Papaleo. E il 2024 si apre con tante novità e quattro nostre coproduzioni»


DANIELA MIMMI


BOLZANO. “Esaltante, intenso, impegnativo, in ascesa e spero ricco di emozioni anche per spettatrici e spettatori”. Così esordisce il direttore del Teatro Stabile di Bolzano, Walter Zambaldi, quando gli chiediamo un bilancio dell’anno appena passato e ci facciamo dare qualche anticipazione sulla stagione targata 2024. “Nell’anno solare 2023 il Teatro Stabile di Bolzano ha organizzato 450 alzate di sipario, vale a dire che ha proposto 450 recite di spettacoli in tutta Italia. Ce la mettiamo tutta per programmare e produrre spettacoli di rilevanza internazionale e nazionale. Ogni spettacolo in stagione al Comunale di Bolzano è visto da una media consolidata di 3000 spettatori.

Nel 2023 il TSB ha portato al suo pubblico le coproduzioni “L’interpretazione dei sogni” di e con Stefano Massini, “Riccardo III” da Shakespeare diretto da Kristzta Székely con Paolo Pierobon, “Relative Calm” di Lucinda Childs e Robert Wilson, “L’ispettore generale” di Gogol diretto da Leo Muscato con Rocco Papaleo, “La Coscienza di Zeno” con Alessandro Haber diretto da Paolo Valerio, per non parlare di “Agosto a Osage County” di Tracy Letts diretto da Filippo Dini e interpretato assieme a Anna Bonaiuto e Manuela Mandracchia. La danza ha avuto come protagonisti la Compagnia La Veronal con “Sonoma” e la coreografa Silvia Gribaudi con Graces”.

Ha detto in continua ascesa: stiamo parlando del pubblico?

Del pubblico, ma non solo. Innanzitutto, quest’anno gli abbonamenti sono aumentati del 23% facendo la media di tutte le stagioni, e ci siamo attestati sui 120.000 spettatori complessivi. In ascesa anche dal punto di vista del volume dell’attività. Abbiamo appena chiuso il pareggio di bilancio 2023 ad € 9.5 milioni. Negli ultimi otto anni siamo riusciti a più che raddoppiare il volume delle attività e di pari passo il bilancio. Questo significa più assunzioni, più spettacoli, ma anche possibilità di investire in maniera più consistente nei progetti culturali. Quindi un aumento quantitativo che va di pari passo a quello qualitativo. Se i contributi ministeriali sono aumentati negli ultimi anni, quelli da parte dei nostri soci fondatori, Comune di Bolzano e Provincia Autonoma di Bolzano sono fermi a 10 anni fa, un dato che equivale a un taglio almeno del 30% a fronte del volume della nostra attività. Sono convinto che i nostri soci faranno di tutto per incrementare le nostre sovvenzioni e tenere sempre più vivo il grande progetto di politica culturale e di teatro pubblico che incarna il TSB: Comune e Provincia ci hanno sempre affiancati, li ringraziamo come ringraziamo i rappresentati nel Cda, il presidente Francesco Palermo e la vicepresidente Simonetta Nardin che da quest’anno ci accompagnano.

Parliamo della stagione al Teatro Comunale: quali sono stati gli spettacoli e/o i generi che i bolzanini hanno gradito di più?

Nel 2023, dati alla mano, lo spettacolo che ha avuto più spettatori è stato “L’ispettore generale” con Rocco Papaleo, la produzione con cui abbiamo inaugurato la stagione e che è tutt’ora in tour. Al secondo posto troviamo “La coscienza di Zeno” con Alessandro Haber diretto da Valerio, autore del nuovo adattamento del testo tratto dal romanzo di Svevo. Al terzo posto un’altra produzione targata TSB, “L’interpretazione dei sogni” di e con Massini che sta riempendo i teatri di tutta Italia nel secondo anno di tour.

Secondo lei il pubblico è ancora attirato dai grandi nomi o dal testo famoso, o ha voglia di scoprire cose nuove?

I grandi nomi e il testo famoso attirano sempre, certo, ma sono elementi che da soli non riempiono per settimane i teatri: bisogna inserirli in un progetto coerente, bilanciato ed equilibrato in tutte le sue componenti contenutistiche e attoriali, tecniche oltre che estetiche. Uno spettacolo di successo - per essere tale - nasce da anni di gestazione e confronto con autori, registi, interpreti e produttori. E non sempre si ottengono i risultati per cui si lavora per anni!

Avete attirato nuovo pubblico? I giovani sono venuti a teatro?

Direi proprio di sì. Oltre all’aumento di abbonamenti, nelle ultime stagioni è aumentato anche lo sbigliettamento serale. Dati alla mano, in questa stagione gli abbonamenti under 26 sono aumentati del 12% in tutte le stagioni. Le nuove generazioni sono al centro di molte attività del TSB.

Qual è stata la risposta nelle altre città, ovvero Merano, Bressanone e Vipiteno?

Anche qui le presenze sono aumentate sensibilmente rispetto all’anno passato, nonostante l’impossibilità di poter organizzare una stagione a Brunico per l’indisponibilità della Casa Michael Pacher e i lavori di ristrutturazione della Casa Kolping che – auspichiamo – ospiterà le stagioni in futuro.

Come avete strutturato quindi la stagione per gli abbonati di Brunico?

Per i Brunicensi abbiamo programmato una stagione di nove spettacoli, cinque in visione al Comunale di Bolzano e quattro a quello di Vipiteno, offrendo un servizio di transfer gratuito.

C’è ancora la possibilità di abbonarsi?

Vista la grande richiesta, abbiamo studiato tre nuove formule per tutti coloro che vogliono assicurarsi il posto per gli spettacoli che predilige a un prezzo molto vantaggioso. Sono l’Abo_10, l’Abo_7 e l’Abo_4 che permettono di comporre i propri abbonamenti selezionando rispettivamente 10, 7 o 4 spettacoli dalle stagioni di Prosa del Teatro Stabile a Bolzano, Merano, Bressanone e Vipiteno e la Stagione Regionale Contemporanea al Teatro Comunale di Bolzano: una rosa di oltre 70 recite previste fino a fine stagione. Siamo un teatro a vocazione pubblica, uno dei nostri compiti è quello di avvicinare il maggior numero di persone possibili al teatro e ci impegniamo a offrire i prezzi più bassi d’Italia.

Con che cosa si apre il 2024? Con quattro nostre coproduzioni: “La Buona Novella” di Fabrizio De André interpretata da Neri Marcorè per la regia di Giorgio Gallione; “Antonio e Cleopatra” di Shakespeare diretto e interpretato da Valter Malosti con Anna Della Rosa. Farà tappa nella Stagione Regionale Contemporanea di Bolzano e poi in tutte le nostre stagioni “Le Serve”, testo di culto di Jean Genet diretto da Veronica Cruciani e interpretato da Eva Robin’s, Beatrice Vecchione e Matilde Vigna. Pochi giorni dopo verrà presentato “De Gasperi: l’Europa brucia” il nuovo spettacolo scritto da Angela Demattè, diretto da Carmelo Rifici e interpretato da Paolo Pierobon. E siamo solo a febbraio…

 













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