IL ROMANZO  

Sorti, amori e pagine di Peter B. 

Bolzano, Stefano Zangrando presenta domani “Fratello minore”


di Giovanni Accardo


BOLZANO. Domani 8 novembre, alle ore 18, nell'aula magna della Fondazione UPAD (Via Firenze 51- Bolzano), in collaborazione con la Scuola di scrittura creativa “Le Scimmie”, Stefano Zangrando presenterà “Fratello minore. Sorte, amori e pagine di Peter B.” (Arkadia), un libro curioso e originale che è saggio e romanzo insieme, biografia a più voci dello scrittore Peter B. e autobiografia letteraria e intellettuale di Stefano Zangrando, nella Berlino Est degli anni ’80 e ’90, dunque poco prima della fine della DDR e poco dopo la sua nuova vita nella Germania unificata, ma anche nella Berlino di oggi, seconda patria o patria spirituale dell'autore. Un libro scritto in seconda persona, dove il "tu" è sia Peter (ovvero Peter Brasch, poeta, drammaturgo e scrittore morto prematuramente nel 2001) sia Stefano, in un continuo interrogare testi e testimoni, e in un continuo attraversare il concetto di minorità. Peter B., infatti, è fratello minore del più famoso Thomas, ma anche di Zangrando, in un'idea di letteratura in cui ciò che conta è la centralità del testo e della parola, e non la visibilità mediatica dell’ autore o la sua appartenenza all’ universo dei grandi editori. Nell’ epoca del narcisismo di massa (è il tema dell’ edizione 2018-2019 del Seminario internazionale sul romanzo, il progetto del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento cui Stefano Zangrando collabora sin dalla prima edizione), dove allo scrittore si chiede di apparire e sedurre, più che scrivere, forse è meglio lavorare nell'ombra ma con impegno e serietà, scrivendo ciò in cui si crede, come ha fatto, ad esempio, norbert c. kaser, che usava persino le iniziali minuscole, poeta sudtirolese scomodo e perciò emarginato, altro fratello minore con cui il narratore trova diverse consonanze. Peter B., dunque, è una persona realmente esistita che diventa personaggio letterario attraverso la reinvenzione e la ricostruzione dell’autore, che non l’ha mai incontrato ma di cui ha raccolto le testimonianze di coloro che gli erano stati amici e soprattutto delle donne che l’avevano amato. Leggendo i suoi testi, Zangrando scopre una forte affinità estetica con questo scrittore dimenticato, perciò decide di farlo uscire dall’oblio. “Fratello Minore”, infatti, contiene diversi testi di Peter B. tradotti dall’autore e disseminati nella narrazione, come tessere di un mosaico che lentamente si compone per dare vita a una vicenda umana, politica e letteraria. Insomma, ci troviamo di fronte a un libro davvero ibrido e polifonico, capace di suscitare domande nel lettore e che proprio sulle domande costruisce la sua forma. Ad accompagnare Zangrando e le sue letture, giovedì ci sarà anche il chitarrista Marco Buzzoni. L’ingresso è libero.













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