Agenti di commercio, fondo previdenziale e più lavoro di export

Il presidente Gandolfi: «La professione cambia rapidamente e bisogna continuare ad aggiornarsi». Il ruolo Enasarco


di Renato Brianti


BOLZANO. La 53° assemblea degli agenti e rappresentanti di commercio nell’Unione (Fnaarc) ha discusso ieri soprattutto delle nuove frontiere professionali e delle prossime elezioni Enasarco per la tutela del fondo previdenziale. Presenti fra gli altri Mirko Gandolfi, presidente Fnaarc Bolzano e Simonetta Maffizzoli della giunta esecutiva nazionale. La Legge di stabilità 2016 produrrà un profondo cambiamento nel ruolo dell’agente di commercio. Il nuovo tema? È quello dell’internalizzazione della figura professionale con le prospettive che l’agente potrà portare all’export delle singole aziende con cui collabora.

Importante però sarà anche le tutela della sostenibilità per la cassa previdenziale degli agenti. «Periodicamente sia il governo che l’Inps cercano di screditare il nostro fondo di previdenza per metterci le mani. Le votazioni di aprile servono anche per dire che noi al nostro ente previdenziale Enasarco ci teniamo e per la sua tutela ci siamo uniti in una sigla sindacale che è Agenti per Enasarco», sottolinea Gandolfi. Come è messa la vostra categoria? «Siamo un po’ nelle stesse condizioni degli altri professionisti, ci sono alti e bassi a seconda dei rapporti con le aziende; con le imprese che soffrono di riflesso soffrono anche le collaborazioni. Gli agenti che hanno seguito i corsi di formazione migliorando il loro livello professionale riescono ad avere risultati come in passato, chi per vari motivi non ci è riuscito ha sicuramente più problemi».

«Il ruolo degli agenti è cambiato negli ultimi anni - esordisce Bernhard Hilpold, direttore dell’Unione commercio - adesso le aziende hanno molteplici possibilità di ottenere informazioni e l’agente diventa una sorta di selettore per raggiungere la giusta informazione. La rete porta conoscenza ma spesso anche inesattezze e il ruolo dell’agente andrà nella direzione di una maggiore consulenza e protezione aziendale».

«Analizzando il contesto - riprende Mirko Gandolfi - possiamo vedere nel complesso un quadro positivo, anche se ci sono ancora situazioni di difficoltà per gli agenti che operano con aziende che hanno problemi di liquidità, ma è un problema che si sta attenuando. L’attività di consulenza in materia fiscale è cresciuta e nel 2015 sono state elaborate 384 pratiche con 600.000 euro di provvigioni recuperati semplicemente con il dialogo».

“Un consiglio che dò a tutti gli agenti - conclude Gandolfi - è quello di abituarsi a chiedere informazioni prima di concludere i contratti con le aziende. Risolvere a nostro favore alcuni punti, su contratti già conclusi, diventa molto più difficile ed economicamente penalizzante, meglio perdere del tempo prima che dei soldi dopo». Le elezioni Enasarco sono importanti «perché nel caso in cui lo Stato dovesse accorgersi che c’è poco interesse da parte nostra nella tutela della Fondazione, potrebbero pensare di portarselo via. Facciamo presente che il Fondo Enasarco ha un patrimonio di 7.5 miliardi di euro, se venissero incorporati in altre casse, il futuro delle nostre pensioni potrebbe essere a rischio. Per questo è importante fare sentire il nostro numero, altre categorie non sono riuscite a tutelarsi», chiude Maffizzoli.













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