Al via la vendemmia, per i vini bianchi più aroma e acidità

Niedermayr: anche per i rossi sarà una buona annata anche se non l’ideale come lo è stata quella del 2015



BOLZANO. Siamo all’inizio della vendemmia 2016 in Alto Adige, che arriva con una decina di giorni di ritardo rispetto all’anno scorso. Superate le difficoltà create da un inizio di estate particolarmente piovosa, decisivo è stato il mantenimento di un clima soleggiato fino alla raccolta, per portare a maturazione uve ricche di acidità e aromi.

Se il meteo continuerà a mantenersi stabile, i viticoltori altoatesini prevedono vini bianchi con una componente alcolica meno accentuata rispetto al solito, una maggiore freschezza gustativa e una spiccata aromaticità. Buone le previsioni anche per i vini rossi, per i quali sarà decisivo il clima durante il mese di settembre, poiché la maturazione si protrarrà anche nel cuore dell’autunno. Le quantità saranno leggermente superiori rispetto alla media, così come la dimensione degli acini.

«Abbiamo ormai superato le due principali difficoltà di questa annata: il tempo instabile a maggio e giugno e gli attacchi di peronospera. - commenta Max Niedermayr, presidente del Consorzio Vini Alto Adige - Ora ci aspettiamo un’annata che avrà certamente un suo carattere distintivo, anche se non con le condizioni del 2015, che si rivelarono ideali. Ci fanno ben sperare soprattutto i vini bianchi, che avranno caratteristiche particolarmente apprezzate dai consumatori come la maggiore acidità e la forte aromaticità che sarà data dagli sbalzi termici tra giorno e notte nella fase di maturazione».

Anche per i rossi, prosegue Niedermayr, «se il tempo regge, sarà una buona annata. La maturazione in questo caso sarà più lunga e arriverà fino a ottobre». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Hans Terzer, presidente dei cantinieri dell’Alto Adige. «Abbiamo avuto un’estate caratterizzata da freddo e acqua. - commenta Terzer - I contadini si sono dati da fare in vigna per fronteggiare la situazione e ad oggi il quadro è positivo. Abbiamo però bisogno che le giornate calde e soleggiate proseguano anche nelle prossime settimane; le uve presenteranno zuccheri inferiori rispetto al solito e una maggiore acidità». «Nel complesso prevediamo una acidità più elevata, sarebbe bello raggiungere i livelli del 2013. - conferma Barbara Raifer, responsabile del settore viticoltura del Centro Sperimentale Laimburg - A livello di quantità, la situazione è stata disomogenea sul territorio, ma generalmente ci attendiamo buone rese. Al momento va tutto bene sul fronte della qualità dell’uva, anche per i rossi non ci sono particolari problemi».

I vigneti altoatesini si estendono lungo i fiumi Adige ed Isarco a quote variabili tra i 200 ed i mille metri d’altezza. Un terzo dei vini altoatesini è destinato all’esportazione. Il 98% della superficie coltivata è soggetta al disciplinare Doc. Sono 5.300 gli ettari a vitigno (l’1% su scala nazionale): 160 aziende vinicole producono ogni anno 330 mila ettolitri di vino per quasi 40 milioni di bottiglie (60% bianchi e 40% rossi).(m.dal)













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