Alperia, in arrivo 21 milioni di dividendi 

Ai Comuni di Bolzano e Merano 4,41 milioni a testa. Ricavi per 1,1 miliardi di euro. Indebitamento netto sceso a 422 milioni


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Togli la rettifica su alcuni asset di generazione idroelettrica legata principalmente al ribasso dello scenario dei prezzi energetici di lungo periodo. Tieni presente che, quello scorso, è stato un anno avaro di precipitazioni atmosferiche, anche se compensato in parte dall’incremento dei prezzi sul mercato dell’energia. Con questo scenario il bilancio 2017 del Gruppo Alperia e della capogruppo Alperia Spa può dirsi positivo. Anche sottolineando altri indicatori come l’indebitamento finanziario netto sceso a 422 milioni dai 525 milioni di euro dell’anno precedente. Più o meno stabile l’indice Ebitda: oltre 149 milioni, ossia l’utile prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti. Nel 2016 eravamo a quota 184 milioni ma, al netto delle partite non ricorrenti registrate per effetto della transizione ai principi contabili internazionali, siamo suppergiù sulla stessa quota dell’anno precedente, nonostante una produzione in calo di 0,4 TWh (terawattora). I ricavi del gruppo sono scesi da 1,2 a 1,1 miliardi di euro: effetto anche e soprattutto delle scarse precipitazioni.

Quest’anno i dividendi per i soci saranno in aumento rispetto a 12 mesi prima. Per quanto riguarda la capogruppo Alperia Spa, a fronte di un utile netto pari a circa 25,2 milioni di euro (nel 2016 il risultato era pari a circa 16 milioni di euro), il Consiglio di gestione ha proposto la distribuzione ai soci di 21 milioni di euro a titolo di dividendi - 15,2 dal bilancio 2016 - riferiti all’esercizio 2017, l’accantonamento di 1,2 milioni di euro alla riserva legale come previsto dalla normativa vigente e il riporto a nuovo dei restanti 3 milioni. Quindi ai Comuni di Bolzano e Merano andranno rispettivamente 4,41 milioni di euro per il loro 21% delle quote (nel 2016 finirono nelle casse dei due Comuni 3,19 milioni a testa), alla Provincia (54,45% delle quote) finiranno 11,43 milioni di euro ed alla Selfin (3,55% delle quote) 745 mila euro. Questo il «succo» del bilancio di esercizio e consolidato 2017 approvato dal Consiglio di gestione e che andrà sottoposto all’approvazione del Consiglio di sorveglianza il prossimo 7 maggio. «Dal punto di visto operativo è da sottolineare la nascita della quinta business unit “Alperia Smart Region” che raggruppa in sé servizi per la mobilità elettrica, la connettività in fibra ottica e servizi evoluti per l’efficientamento energetico. Con ciò abbiamo dato seguito al Piano Industriale 2017/21 ed agli obiettivi di diversificazione che dovranno portare alla trasformazione di Alperia da classica utility integrata a provider di servizi energetici», sottolinea il direttore generale, Johann Wohlfarter. Una linea, quella della trasformazione confermata anche dal direttore strategia e finanza, Paolo Vanoni. «Nel 2021 dovremmo arrivare a scendere sotto il 50 per cento di idroelettrico rispetto al complessivo, oggi siamo al 60 per cento», così Vanoni. «Il flusso di cassa generato nel 2017 è stato positivo e pari a 103 milioni di euro, dopo il pagamento di dividendi per oltre 15 milioni di euro (da bilancio 2016) ed investimenti di gruppo per circa 62 milioni di euro», ancora Wohlfarter. «ll Gruppo Alperia conferma il proprio ruolo di attore primario a supporto dello sviluppo del territorio provinciale generando un valore aggiunto a beneficio dell’Alto Adige di oltre 180 milioni di euro, sotto forma, tra le altre cose, di imposte versate, costi del personale, fondi ambientali e canoni demaniali, oltre a investimenti in tecnologia, ambiente e sviluppo del territorio», evidenzia il presidente del Consiglio di gestione, Wolfram Sparber. Quello del 2017 è stato il secondo bilancio di Alperia Spa a seguito della fusione dell’ex gruppo Sel e dell’ex gruppo Aew. I dipendenti occupati nel 2017 sono stati in media 945.

Generazione e calore. La produzione idroelettrica, fotovoltaica, da cogenerazione e da biomassa è stata pari a 3,7 TWh (nel 2016: 4,1 TWh), mentre quella di calore ha superato i 195 milioni di kWht (2016: 182 milioni di kWht).

Vendita e trading. Oltre all’energia prodotta, il Gruppo ha commercializzato complessivamente 5,5 TWh (8,7 TWh nel 2016), di cui circa 3,2 TWh a circa 189 mila clienti sparsi in Alto Adige e nel resto d’Italia. Per quanto attiene il gas naturale, sono stati commercializzati circa 330 milioni di metri cubi (circa 370 milioni di metri cubi nel 2016) a circa 59 mila clienti sparsi in Alto Adige e nel resto del territorio nazionale. La vendita del calore prodotto sotto forma di acqua calda, vapore e acqua fredda ha riguardato invece 1.623 clienti residenti in quattro comuni altoatesini.

Reti. Il Gruppo ha distribuito sul territorio altoatesino circa 2,5 TWh (2,4 TWh nel 2016) di energia elettrica a più di 228.000 punti di prelievo. La rete elettrica di proprietà di Edyna si estende per 8.778 km con i relativi impianti e infrastrutture; il 67% delle linee elettriche del Gruppo sono interrate così da ridurre l’impatto ambientale e paesaggistico. Il Gruppo ha operato anche come distributore di gas metano nella città di Merano.

Altre attività. Il Gruppo è attivo anche nel comparto delle fibre ottiche sul territorio provinciale: nel 2017 Alperia Fiber Srl ha sottoscritto con i Comuni di Tirolo, Sesto e Chiusa dei contratti con l’obiettivo di realizzare progetti pilota per l’ampliamento della rete a banda larga in fibra ottica nei rispettivi territori; grazie ad essi, famiglie e imprese potranno in futuro navigare in rete ad una velocità di oltre 100 megabit al secondo.

Mobilità sostenibile. Per quanto attiene la mobilità sostenibile, nel corso del 2017 il Gruppo ha presentato il pacchetto di misure “smart mobility”, con offerte differenziate per le stazioni di ricarica; ha altresì continuato ad ampliare la rete di stazioni di ricarica pubbliche e private, raggiungendo 105 punti di ricarica per macchine elettriche in tutto l’Alto Adige.















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