Artigiani Cna, «basta promesse su meno tasse e burocrazia»

Bolzano. "La nostra sfida per l'Italia è ritrovare la fiducia nel Paese, nelle imprese, nei cittadini, nella società, nello Stato". E' il messaggio emerso dall'assemblea nazionale CNA, che si è...



Bolzano. "La nostra sfida per l'Italia è ritrovare la fiducia nel Paese, nelle imprese, nei cittadini, nella società, nello Stato". E' il messaggio emerso dall'assemblea nazionale CNA, che si è svolta ad Ancona con quasi 6.000 delegati, ospiti il premier Giuseppe Conte e il ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli, alla quale ha partecipato una delegazione di CNA Trentino Alto Adige composta dal presidente regionale Claudio Corrarati, dal presidente Trentino Andrea Benoni, dal segretario generale Günther Schwienbacher e dai delegati Patrizia Balzamà, Paolo Ferrazin, Felice Espro e Karl Aichner per Bolzano, Maria Rosaria D'Agostino per Trento e per CNA Impresa Donna.

Commentando l'intervento del presidente nazionale Daniele Vaccarino, Corrarati ha sottolineato: "La presenza di quasi 6.000 artigiani e piccoli imprenditori è la conferma della solidità e vitalità della rappresentanza delle piccole imprese. L'Italia, e con essa il Trentino Alto Adige, vive da oltre 20 anni un eterno presente e sembra non saper individuare una strada per il futuro. La fiducia è la base per raggiungere nuovi obiettivi che si chiamano senso civico, competitività, giustizia, mobilità sociale, infrastrutture, export, innovazione, credito, formazione, scuola, sanità, welfare, valorizzazione dei giovani. Ci attendiamo dalla nuova Commissione Europea discontinuità, privilegiando politiche di bilancio di crescita e sviluppo con parametri fiscali uguali per tutti. Le Province di Trento e Bolzano dovranno far loro parte in un grande progetto di crescita per l'Italia".

"Tutto ciò si può fare - ha aggiunto Corrarati - solo se al centro delle politiche di sviluppo ci saranno le micro, piccole e medie imprese. Si parta con la prossima manovra di bilancio. Bene allo stop dell'aumento Iva, ma occorre disattivare le clausole di salvaguardia. Il Fisco non può continuare a scoraggiare il fare impresa. Il prelievo fiscale tocca il 60%, rimaniamo senza liquidità. Siamo stufi di sentire promesse sull'alleggerimento di tasse e oneri amministrativi”.













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