Brennercom si divide In mano pubblica il ramo infrastruttura

Oggi nasce una nuova società con la Provincia all’83% Scorporata la banda larga. Finito il contenzioso con Athesia



BOLZANO. Pace fatta, senza vinti nè vincitori, tra Provincia e Athesia. Approvato dalla giunta il nuovo piano di scissione di Brennercom: 3 milioni di euro in più attribuiti alla newco pubblica, che acquisisce l'intera banda larga. In vista dell’assemblea straordinaria della Spa, in programma quest’oggi, la giunta provinciale si è pronunciata in modo favorevole sulla conformità del nuovo piano di scissione parziale non proporzionale di Brennercom in favore di una nuova società di capitale ad azionariato pubblico. L’operazione, come noto, prevede la scissione in Brennercom Spa del ramo d'azienda infrastruttura della telecomunicazione e la conseguente nascita di una seconda società, interamente pubblica composta da Provincia (83%), Selfin (8,2%), Asm Bressanone (3,4%), Autostrada del Brennero (5,3%). Tale newco si occuperà dell’asset dell’intera rete e pertanto della promozione della banda larga. Fino ad oggi l'assetto societario di Brennercom era il seguente: ad Athesia il 48,32%, alla Provincia il 42,35%, a Selfin il 4,21%, all'Asm l'1,73% e ad Autobrennero 2,71%.

Dopo numerosi incontri e una trattativa complessa, la vicenda si chiude positivamente con un buon compromesso. «Abbiamo trovato un’intesa per scorporare dall’attività economica di un’impresa la rete della banda larga, un passo cruciale perchè significa garantire l’interesse pubblico dell’accesso a Internet sull’intero territorio, come previsto dall’Agenda digitale europea», così il presidente Arno Kompatscher. Con l’infrastruttura acquisita - non solo cavi ma anche tecnologia, hardware e personale - la nuova società pubblica diventa operativa e completa quindi il percorso di copertura in digitale di tutto l’Alto Adige in aggiunta ai 1.000 km di cavi della rete provinciale.

Per i soci confluiti nel sindacato pubblico si tratta di un buon accordo anche sul piano economico, perché rispetto al primo progetto di scissione il valore di estromissione è stato liquidato con 3 milioni di euro in più. La congruità del rapporto di scambio è stata confermata anche dal giudizio positivo del perito incaricato. Il totale del patrimonio netto contabile della nuova società è quindi di 19,76 milioni di euro, ripartiti in immobilizzazioni immateriali (contratti, licenze, ecc.), materiali (i 4 piani della sede a Bolzano sud) e le disponibilità liquide di 7,5 milioni. «A conti fatti, in tutti questi anni la partecipazione pubblica in Brennercom ha registrato utili con un rendita netta di capitale pari a quasi il 5%», ricorda Kompatscher.

Oggi l’assemblea dei soci Brennercom sarà chiamata a ratificare il progetto di scissione, con contestuale costituzione della nuova società pubblica. La conclusione di questo iter procedurale corrisponde esattamente ai piani di dismissione delle partecipazioni pubbliche deliberati dalla giunta altoatesina già nel 2014.













Altre notizie

Attualità