Calcio, i ritiri premondiali fanno bene al turismo

Quattro germanici su cinque sanno che la Germania ha fatto tappa in Alto Adige La nazionale campione del mondo traina i turisti tedeschi pronti alle ferie estive


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Il ritiro premondiale della Germania in Alto Adige? Grande effetto pubblicitario per il turismo altoatesino. Quattro germanici su 5 sono a conoscenza del luogo in cui la nazionale tedesca di calcio si è preparata prima dei Mondiali in Brasile, poi vinti in modo abbastanza netto. Un grado di notorietà alle stelle per l’Alto Adige ed una scelta, quella della provincia di Bolzano, che porta bene alla squadra germanica, visto che nel 1990 soggiornò a Caldaro prima di vincere il torneo mondiale in Italia, nel 2010 il ritiro premondiale si svolse ad Appiano con un terzo posto finale in Sudafrica. Quest’anno il soggiorno in Val Passiria ha regalato la quarta stella alla nazionale tedesca.

L’Ire - Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano - ha analizzato gli effetti di immagine dell’ultimo ritiro della nazionale tedesca in Val Passiria effettuando un sondaggio rappresentativo tra la popolazione tedesca. Il ritiro è noto su tutto il territorio federale, grazie a una straordinaria presenza mediatica (in televisione, nella stampa, online e alla radio); il grado di notorietà oscilla tra il 79,1 per cento nelle regioni federali dell’est e l’81,7 per cento nelle regioni meridionali.

La conoscenza del luogo di ritiro ha inciso molto positivamente sulla scelta dell’Alto Adige come futura meta turistica. Particolarmente interessante è l’influenza sulla categoria di persone che non hanno mai trascorso periodi di ferie in Alto Adige (circa il 43,2 per cento della popolazione tedesca complessiva): il 28,6% pensa che entro i prossimi dodici mesi potrebbe soggiornare in Alto Adige. La quota è decisamente più alta tra coloro che hanno sentito parlare del ritiro in Alto Adige (30,2%) che tra coloro che non ne erano informati (22,5%). L’immagine positiva che gode l’Alto Adige come meta turistica in Germania si è quindi ulteriormente consolidata.

«Gli articoli e i servizi pubblicati nei media tedeschi rappresentano una pubblicità che non ha prezzo per l’Alto Adige. L’allenatore della nazionale tedesca Joachim Löw ha affermato che lui e la sua squadra sono arrivati in Alto Adige da ospiti e se ne sono andati da amici. Come paese ospitante non potevamo chiedere un apprezzamento migliore», afferma Arno Kompatscher. «Sono proprio dichiarazioni come queste che rafforzano l’immagine dell’Alto Adige come meta per le vacanze. I 300 mila euro messi a disposizione dalla Provincia per il ritiro tedesco, sono stati dunque un buon investimento», ancora il governatore altoatesino.

«I risultati dimostrano che l’Alto Adige deve continuare a lavorare alla propria promozione e posizione sul mercato», evidenzia il presidente della Camera di commercio, Michl Ebner. L’Ire ha incaricato l’istituto demoscopico Aris di Amburgo (Germania) di effettuare nel periodo dal 27 maggio al 6 giugno 2014 l’indagine rappresentativa su un campione di 2.000 nuclei famigliari.













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