Camusso all’attacco su scuola e pensioni

Ieri a Bolzano la segretaria della Cgil: «Nella riforma l’apprendistato non c’è, troppe ingiustizie nella legge Fornero»


di Maurizio Dallago


BOLZANO. «La leva per ripartire dalla crisi deve essere il lavoro e anche in Europa bisogna ripartire dal lavoro»: così il segretario generale della Cgil Susanna Camusso a Bolzano nel suo intervento al convegno «Sozialpartnerschaft, compartecipazione - conflitto?», organizzato dalla Cgil altoatesina. Per Camusso, “bisogna costruire un salario minimo europeo”: è necessario infatti “cambiare il passo in Europa e ricostruire la confederazione europea dei sindacati». Ma il segretario della Cgil pone anche l’accento su altri due temi scottanti: la questione pensioni e la riforma della scuola. «Va applicata la sentenza sulle pensioni, ma potrebbe essere proprio l'occasione per riprendere in mano un insieme di ingiustizie introdotte con la legge Fornero», così Camusso».

«La modalità con le quale si è legiferato sul lavoro ha ammazzato l'apprendistato, sul quale si dovrebbe invece puntare per un sistema duale», ancora il segretario generale della Cgil, ricordando che «sulle politiche di codecisione, che ci sono in altri Paesi, previste anche dall'art. 46 della Costituzione, non vediamo un governo interessato e vediamo soprattutto una Confindustria ostile, interessata a ridurre salari e diritti». «Da tempo - aggiunge Camusso - il sistema dell'apprendistato in Italia si è progressivamente deteriorato. Il presidente del consiglio ha detto che si doveva mettere mano alla formazione professionale e costruire un efficace sistema duale. Nella riforma della scuola però non c'è traccia di tutto questo».

«Anche il cosiddetto contratto di tutele crescenti, come mostrano gli ultimi dati, sta danneggiando l'apprendistato. In alcune zone d'Italia, dove ci sono aziende tedesche, abbiamo fatto accordi interessanti in materia. La riforma dell'istruzione era l'occasione per puntare su ciò che abbiamo di positivo e non per disfarlo. Una cosa sono gli annunci, un'altra le leggi che si fanno davvero», spiega il segretario della Cgil.

Nell’era della globalizzazione quali sono le strategie che il sindacato deve adottare? A queste domande ha cercato di dare risposte il convegno voluto dal sindacato per i suoi 250 delegati presenti all’appuntamento in cui si sono confrontati il segretario della ÖGB di Vienna Marcus Strohmeier, Susanna Camusso, proprio perché l’obiettivo del convegno era mettere a confronto il modello austriaco della “Sozialpartnerschaft” istituzionalizzata, con il modello italiano dopo la fine della concertazione. «Allo stato attuale il mercato del lavoro è caratterizzato da una forte frammentazione tra lavoro tutelato, precarietà, lavoro nero e sommerso. I sindacati, oltre ai tradizionali ambiti, si devono occupare di nuove tematiche», sottolinea infine il segretario altoatesino, Alfred Ebner.













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