Cassa di Risparmio, i rilievi di Bankitalia

Ieri l’incontro tra il consiglio d’amministrazione e i rappresentanti della vigilanza sui risultati dell’ispezione dei mesi scorsi



BOLZANO. «La banca conferma che oggi (ieri, ndr) è avvenuto come previsto l'incontro con gli esponenti della Vigilanza bancaria per il quale come da prassi non può essere rilasciato alcun commento al riguardo». È un comunicato di poche righe quello diffuso, nella tarda serata di ieri, dall’ufficio stampa della Cassa di risparmio, al termine dell’incontro tra il consiglio d’amministrazione della banca e i rappresentanti di Bankitalia - due romani e due locali - che hanno illustrato i risultati dei controlli, effettuati da ottobre 2014 a marzo, dagli ispettori. Controlli che hanno riguardato - a quanto pare - soprattutto la vecchia gestione.

I vertici della banca avranno ora un certo lasso di tempo per prendere atto delle problematiche evidenziate, esaminare le indicazioni ricevute e presentare le proposte per attuarle. Sui contenuti della relazione inutile tentare di saperne di più dal presidente Gerhard Brandstätter o dal direttore generale e amministratore delegato Nicola Calabrò: bocche cucite. Non si va oltre un laconico “no comment: le relazioni dell’organo di vigilanza non si commentano”.

Come si sa la banca sta uscendo da un periodo difficile: alla fine di aprile l’assemblea dei soci aveva approvato il bilancio 2014 con un rosso da 231 milioni di euro - una somma dovuta a scelte fatte in passato, ma anche dettate da una profonda revisione e ristrutturazione del portafoglio crediti che hanno inciso sul bilancio per 343,9 milioni - e aveva dato la delega al cda per l’aumento di capitale da 270 milioni.

Con l’approvazione del bilancio, avevano dichiarato i vertici della Cassa di risparmio, si vuole girare pagina e guardare avanti. Anche se, secondo il piano industriale, per gli utili bisognerà attendere il 2018-2019. A bilancio anche l’accantonamento per il fondo esuberi (25-26 milioni) per i prepensionamenti su base volontaria: 158 dipendenti in totale che usufruiranno dello scivolo entro l’estate, con una cinquantina di nuove assunzioni. L’obiettivo è arrivare ad avere a regime 1.300 dipendenti complessivi.

«Siamo pronti a ripartire - hanno sottolineato più volte in questi mesi i nuovi vertici dell’istituto per dare una carica di fiducia - abbiamo le coperture sui crediti che hanno raggiunto i livelli delle banche più virtuose del panorama creditizio italiano. La banca inoltre ha attivato negli ultimi mesi alcune nuove iniziative commerciali e in particolare si registrano ottimi risultati nel risparmio gestito che consolidano e superano le già buone performance dell’anno precedente in questo specifico comparto».













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