Cisl, fari puntati su lavoro e «welfare» territoriale 

Mayr: «Crescono le diseguaglianze. Il carovita? Necessari gli accordi integrativi» Buonerba: con l’invecchiamento della popolazione il sistema sarà da cambiare


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Qualità del lavoro e welfare territoriale. La Cisl/Sgb continua il suo impegno per una maggiore equità sociale, come confermato ieri alla conferenza-stampa d’inizio anno. Un sindacato - il più rappresentativo in Alto Adige - che a fine 2017 conta 49.529 iscritti, ovvero quasi un 30 per cento in più nell’arco di dieci anni. Leggero aumento, invece, rispetto al 2016.

«I dati riguardanti l’occupazione a livello provinciale sono buoni, ma avere un lavoro, oggi, spesso non basta più. Moltissimi cittadini hanno difficoltà a farcela, e le disuguaglianze crescono». A fronte di un quadro di questo genere, prosegue a tutto campo l’impegno della Cisl/Sgb, «a partire dalla contrattazione per proseguire con il welfare territoriale, affinché ci siano retribuzioni più alte ed una maggiore equità nella redistribuzione delle risorse», spiega il segretario generale Dieter Mayr.

Di particolare importanza, per il sindacato è la questione del «buon» lavoro. «Per incrementare le retribuzioni e riuscire a tenere il passo del carovita puntiamo fortemente sulla stipula di accordi integrativi», ancora Dieter Mayr, chiedendo alla Provincia di sostenere la contrattazione di secondo livello, riconoscendo le riduzioni Irap alle aziende che firmano accordi integrativi.

«Altro tema è quello del ricollocamento, che va affrontato mettendo in campo un sistema pubblico più efficace, che sappia incrociare meglio domanda e offerta di lavoro. Occorre, inoltre, potenziare la formazione ai vari livelli», afferma Dieter Mayr. In chiusura, il segretario generale ha sottolineato la necessità di apportare delle modifiche più improntata all’equità sociale alla legge urbanistica attualmente in discussione.

Il segretario generale Michele Buonerba rimarca invece l’impegno della Cisl/Sgb per estendere e rafforzare il welfare territoriale, come ad esempio la sanità integrativa. Un altro cavallo di battaglia è la tutela del personale di imprese appaltatrici. Nel corso della definizione delle linee guida alla legge provinciale in materia di appalti «va garantito che deve essere applicato il contratto collettivo di riferimento per evitare che la riduzione dei costi dell’appalto sia scaricata sui lavoratori interessati».

Donatella Califano sottolinea la necessità di affrontare e risolvere alcuni problemi nella sanità come le liste d’attesa e di impegnarsi per politiche abitative che permettano un abitare accessibile a tutti, a partire dalle fasce di popolazione più in difficoltà. La sindacalista pone poi l’accento sull’obiettivo della Cisl/Sgbdi essere rappresentativa di tutte le componenti della società. Obiettivo che l’organizzazione ha affrontato anche attraverso la costituzione, al proprio interno, del gruppo giovani e del coordinamento femminile. Nel corso della conferenza stampa sono stati presentanti, infatti anche i dati organizzativi relativi al 2017. La Cisl/Sgb, dati alla mano, conferma il proprio trend positivo, arrivando a fine anno a quota 49.529 iscritti, un incremento pari al 0,26% rispetto al 2016. Con la soddisfazione espressa da Anton von Hartungen: «Siamo un sindacato in crescita e siamo un sindacato giovane. Oltre il 70% degli iscritti è costituito da lavoratrici e lavoratori attivi, e il 18% degli iscritti ha meno di 35 anni. Inoltre, per quanto riguarda l’attività dei servizi e di tutela, individuali e collettivi, la Cisl/Sgb si conferma un importante punto di riferimento per i cittadini grazie alla sua vasta offerta ed alla qualità dell’assistenza».

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