Consorzi turistici, la «rivoluzione» non piace in Gardena

Dubbi anche dall’associazione Lts presieduta da Hofer «Troppe domande senza risposta, finanziamenti compresi»


di Ezio Danieli


BOLZANO. L’Unione albergatori (Hgv) a livello provinciale ha già dato il via libera al modello dei quattro grandi consorzi turistici. Oggi sono 11. Una scelta che non piace del tutto al presidente dell’Associazione provinciale delle organizzazioni turistiche dell’Alto Adige (Lts), Ambros Hofer. E se il presidente è diplomatico, i consorzi più forti, come l’Alta Badia, piuttosto che la Gardena sono recalcitranti. La riorganizzazione del settore - consorzi ed associazioni turistiche - non piace di netto ai gardenesi. Il 15 ottobre prossimo se ne discuterà nuovamente in una riunione ristretta tra il governatore Kompatscher, Lts, Hgv, Alto Adige Marketing egli uffici provinciali competenti. «Ci sono tutta una serie di domande aperte, dal futuro ruolo delle associazioni turistiche, all’accorpamento delle associazioni nei consorzi, alle forme di finanziamento, per finire ai posti di comando», ancora Hofer.

L’obiettivo della riorganizzazione è quello di razionalizzare il settore, riducendo oltre ai consorzi, anche il numero delle circa 90 associazioni turistiche che operano in Alto Adige. Per il presidente Hgv, Manfred Pinzger si tratta di lavorare ad un concetto complessivo relativo all’Alto Adige, visto che il «marchio» è amato, ma non conosciuto.

Ma chi il suo «marchio» lo ha «venduto» benissimo negli anni sono stati, ad esempio, i gardenesi. Così l’associazione degli albergatori (Hgv) e le organizzazioni turistiche della valle ladina sono contrarie alla riforma. La Val Gardena e la Società Consortile Val Gardena-Gröden Marketing hanno negli ultimi decenni svolto un lavoro eccellente. Per questo motivo al giorno d’oggi la Val Gardena è tanto famosa e ambita. Una riforma annienterebbe tale lavoro, di questo sono convinti: «La stretta collaborazione tra enti economici, associazioni turistiche, Comuni, consorzio turistico nonché servizi di marketing erano e sono le basi del successo. Solo tramite essi si è potuto dare un chiaro profilo alla Val Gardena». «Nella proposta attualmente discussa - con quattro consorzi e diverse organizzazioni turistiche, sotto il governo della società Alto Adige Marketing Smg - vediamo una chiara limitazione dei nostri poteri e competenze. Quindi uno svantaggio in ottica di competitività rispetto ai nostri concorrenti».

«Un incremento dell’efficienza attraverso una riforma o accorpamento forzato di consorzi turistici - continua la nota - non è assolutamente possibile in Val Gardena. Questo perché in passato le strutture sono già state amministrate efficientemente e professionalmente», ancora i ladini. Per l'Hgv e le Associazioni turistiche una cosa è chiara: «Le strutture e competenze attuali devono essere mantenute in vigore, per garantire anche in futuro l’economicità, il valore aggiunto e la disponibilità all’innovazione delle strutture stesse». Grandi timori vengono espressi anche in merito al finanziamento: «Attualmente il consorzio turistico ha basi solide e stabili. Esso viene, tra l’altro, finanziato dagli esercizi soci attraverso grandi contributi su base volontaria così da poter garantire i fondi necessari. Questo però riesce solamente attraverso la soddisfazione dei soci e la loro identificazione nel marchio, prodotto e marketing e fiducia nell’istituzione Val Gardena Marketing». Il comitato dell’Hgv e le associazioni turistiche della Val Gardena sono pertanto «contro un accorpamento del consorzio turistico della Val Gardena con altri e non accettano una diminuzione delle competenze e poteri della Val Gardena Gröden Marketing». «La nostra valle viene considerata da anni come benchmark in ambito turistico, internazionalizzazione degli ospiti e collaborazione. La Val Gardena ha dimostrato innovazione, competenza ed ambizione nel marketing turistico. I locali collaboratori del consorzio e delle associazioni turistiche conoscono il prodotto, la varietà e caratteristiche del servizio turistico e possono trasmettere ciò anche nel marketing. Le locali associazioni turistiche sono il vivaio di nuove idee, azioni, innovazioni e l’anello di collegamento tra soci e Val Gardena Marketing», chiudono i gardenesi.













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