Impianti fotovoltaici, il 25% non va dopo tre anni

I ricercatori dell’Accademia europea hanno fatto un’indagine in tutta la provincia «All’origine guasti tecnici o usura: servirebbe una manutenzione adeguata»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. A causa di guasti tecnici o per semplice usura un impianto fotovoltaico installato su un tetto tre anni fa potrebbe aver perso efficienza e causare al proprietario ingenti perdite economiche. I ricercatori dell’Eurac hanno condotto delle analisi sul territorio altoatesino e hanno verificato che un impianto su quattro è in questa situazione. La campagna di controlli sull’efficienza degli impianti è stata una delle attività realizzate nell’ambito del progetto «PV Initiative» appena concluso: finanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale e avviato cinque anni fa, questo progetto ha aperto la strada alla ricerca sul fotovoltaico in Alto Adige.

L’efficienza. La produzione di energia dei moduli fotovoltaici diminuisce in media dell’uno per cento ogni anno. Questo calo, che viene certificato dai produttori, può diventare molto più consistente a causa di guasti dei componenti o difetti di produzione. «Dalla campagna che abbiamo realizzato con i fondi del progetto è emerso che per un impianto di dimensioni medie installato su un tetto di un capannone industriale la perdita può superare i 5000 euro l’anno. Spesso si tratta di problemi che possono essere risolti con semplici interventi di manutenzione, ma senza controlli nessuno è a conoscenza della situazione», spiega David Moser, coordinatore del gruppo di ricerca per il fotovoltaico dell’Istituto per le Energie Rinnovabili dell’Eurac. Moser continua: «Monitorare gli impianti perché funzionino al meglio è un aspetto fondamentale anche per promuoverne la diffusione del fotovoltaico. Ora i controlli svolti nell’ambito del progetto sono conclusi, ma contiamo di continuare questa attività su richiesta dei proprietari».

Il progetto. « PV Initiative» ha permesso ai ricercatori dell’Eurac di esaminare l’efficienza e la qualità dei moduli da diversi punti di vista. I ricercatori hanno messo in piedi un laboratorio costituito da una camera climatica che simula l’invecchiamento e l’usura dei pannelli e da un simulatore solare che misura la quantità di corrente prodotta in diverse condizioni di irraggiamento e temperatura. Le diverse tipologie di pannelli sono state inoltre testate in campo aperto nell’area dell’aeroporto di Bolzano. Tra i risultati più importanti si contano anche le successive attività avviate nell’ambito del fotovoltaico. Si tratta di studi che hanno permesso di elaborare un catasto solare dell’Alto Adige e hanno contribuito ad aumentare le competenze disponibili sul territorio in materia di fotovoltaico e di integrazione degli impianti solari negli edifici.

I risultati. I dati saranno presentati il 26 marzo nell’ambito della fiera Klimaenergy. Oltre all’affidabilità degli impianti e all’importanza del monitoraggio, gli interventi guarderanno anche al futuro del settore.©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità