BOLZANO. Valori record per le esportazioni altoatesine e bilancia commerciale in attivo per il secondo anno consecutivo. Nel 2016 le importazioni in Alto Adige sono state pari a 4.231,5 milioni di euro, registrando un aumento del 2,9% rispetto al 2015. Anche le esportazioni hanno fatto segnare un incremento, attestandosi su un valore record pari a 4.434,1 milioni di euro. La bilancia commerciale si è chiusa quindi con un avanzo pari a 202,7 milioni di euro. È quanto emerge dallo studio Astat (Istituto provinciale di statistica) che ricorda come nella classifica dei prodotti più esportati, le mele conservino la prima posizione, con un valore pari a 490,9 milioni di euro, l’11,1% sul totale dell’export. Ed ancora, sono 2.699 gli operatori economici altoatesini che hanno effettuato vendite di merci all’estero nel 2016.

Per la seconda volta consecutiva si rileva dunque un saldo positivo, dopo che dal 1997 al 2014 il saldo aveva sempre avuto segno negativo. Si trattava comunque di un disavanzo più "formale" che sostanziale, motivato dal fatto che una parte consistente dei prodotti importati dall’Alto Adige viene distribuita sul territorio nazionale per la commercializzazione. In cima alla classifica dei prodotti importati in Alto Adige vi sono infatti zuccheri di canna o di barbabietola e saccarosio chimicamente puro e medicamenti, che sono destinati prevalentemente alla distribuzione sull’intero territorio nazionale e non al solo fabbisogno interno altoatesino. La rilevanza delle importazioni dell’Alto Adige emerge anche dal confronto con i flussi commerciali del Trentino, dove le importazioni ammontano a circa la metà di quelle altoatesine, mentre le esportazioni sono solo lievemente inferiori.

Da ciò consegue anche una notevole differenza nella bilancia commerciale, che in Trentino storicamente presenta un saldo nettamente positivo. Il trend registrato nel 2016 in Alto Adige è differente rispetto a quello trentino: mentre nella provincia di Bolzano aumentano sia le importazioni (+2,9%) che le esportazioni (+1,5%), in quella di Trento vi è un considerevole aumento delle prime (+5,9%) ed una contrazione delle seconde (-1,5%). A livello nazionale si registra invece un miglioramento della bilancia commerciale, dovuto all’aumento delle esportazioni (+1,2%) a cui corrisponde una diminuzione delle importazioni (-1,3%).

Il 2016 non riserva sorprese ed i principali partner commerciali dell’Alto Adige rimangono, come da tradizione, Germania e Austria. Da e verso la Germania si registrano oltre il 40% delle importazioni altoatesine ed oltre un terzo delle esportazioni. Da e verso l’Austria, invece, si registrano circa un quarto delle importazioni totali e un decimo delle esportazioni. L’Alto Adige presenta un saldo commerciale negativo con entrambe, pari rispettivamente a -377,2 milioni di euro per la Germania e -509,5 milioni di euro per l’Austria, dati che determinano complessivamente il segno negativo della bilancia commerciale verso l’Unione europea (-662,9 milioni di euro).

Verso quasi tutti gli altri Paesi Ue sono invece riscontrabili saldi positivi, che non sono però sufficienti per compensare il disavanzo. L’unica significativa eccezione è rappresentata dai Paesi Bassi (-180,2 milioni di euro). Saldi positivi consistenti si registrano invece nei confronti dei Paesi europei non Ue (+336,3 milioni di euro, di cui +216,9 milioni nei confronti della Svizzera) e dei continenti asiatico ed americano (rispettivamente +255,6 e +194,4 milioni di euro).