Limite dei 100 orari in A22 Piccole aziende in rivolta

Svantaggiati rappresentanti e artigiani con veicoli fino a 3,5 tonnellate Lungo l’Autobrennero ci sarebbero così 4 diversi limiti: 90, 100, 110 e 130


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Piccole aziende - ma anche rappresentanti - in rivolta per la decisione annunciata da A22 che mira a ridurre i limiti di velocità sull’Autobrennero per migliorare la qualità dell’aria. Dopo la firma del protocollo d’intesa per il prolungamento della concessione per i prossimi 30 anni, in caso di risposta affermativa da parte del Ministero dei trasporti, sarà avviato infatti un progetto pilota per il miglioramento della qualità dell’aria, che prevede un «limite di velocità dinamico» in determinati orari e in determinati giorni sul tratto autostradale in Bassa Atesina.

L’amministratore delegato Walter Pardatscher ha annunciato in particolare l’ormai prossima introduzione del limite dei 100 chilometri orari sul tratto autostradale da Bolzano Sud in direzione Salorno. «Un provvedimento di questo tipo - si legge nella nota della Camera di Commercio - rischia di ripercuotersi negativamente sull’economia altoatesina perché limita la mobilità, provoca perdite di tempo e fa aumentare i costi. I limiti di velocità creano confusione ma non necessariamente più sicurezza tra i conducenti delle autovetture».

Sul tratto da Kufstein fino ad Ala/Avio, cantieri a parte, ci sono quattro diversi limiti di velocità: 90, 100, 110 e 130 chilometri orari.

Ad essere penalizzati sono tutti i veicoli di peso inferiore alle 3,5 tonnellate, quindi anche rappresentanti, piccoli veicoli per il trasporto e veicoli commerciali di imprese artigiane. Il presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, ieri ha preso posizione sul tema: «Si possono trovare altre modalità per ridurre l’inquinamento e rispettare al contempo le esigenze dell’economia».

Tra le misure elencate va rimarcata in particolare la trasformazione del parco macchine. In passato si è già rilevato il calo dell’emissione di gas nocivi nei mezzi pesanti e nelle autovetture di più recente costruzione. «Con adeguati incentivi finanziari è possibile accelerare il rinnovo degli automezzi e ciò ridurrebbe l’inquinamento molto più dei limiti di velocità, peraltro senza indebolire l’economia locale», aggiunge Ebner. Inoltre «è necessario armonizzare all’interno dell’Euregio la rete di stazioni di misurazione della qualità dell’aria sul tratto da Kufstein fino ad Ala/Avio, in modo da poter elaborare soluzioni appropriate per mantenere pulita l’aria». La Camera di commercio auspica che le stazioni vengano posizionate e configurate in modo che i dati siano rappresentativi per il tratto autostradale, permettendo di scegliere le giuste misure a tutela dell’ambiente.

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