«Riforme e investimenti per rilanciare la crescita»

Il presidente Squinzi: in Italia manca la fiducia, l’Europa punti sull’industria «La competitività si raggiunge anche con un sistema formativo efficace»


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Riforme e investimenti per rilanciare l’economia. E un pizzico di fiducia in più. In una fase di continua debolezza dell’economia Ue le associazioni industriali di Italia e Germania - Confindustria e Bdi - hanno una linea comune sulle misure immediate da adottare per stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro. «Le riforme sono il primo passo per ricreare la fiducia negli investitori, non solo stranieri ma anche italiani. Attualmente si sta investendo poco, anche per mancanza di fiducia». Così il presidente di Confindustria ieri a conclusione del Business Forum italo-tedesco a Bolzano. Per Giorgio Squinzi, la fiducia può essere restituita «solo tramite riforme strutturali, delle quali il nostro Paese ha un bisogno disperato».

Il presidente degli industriali tedeschi Ulrich Grillo ribadisce che «un imprenditore investe in un Paese, se c'è fiducia, questo vale per la Germania come per l'Italia». «Sono - aggiunge - un fan dell’Italia. La mia impresa attualmente non ha grandi investimenti nel Belpaese, ma non avrei nessun problema a farli. Servono la fiducia e le possibilità di mercato. Molte imprese tedesche investono infatti con successo in Italia».

In riferimento al dibattito sull'articolo 18 in Italia Ulrich Grillo sottolinea come in Germania i reintegri dopo licenziamento senza giusta causa «sono la grande eccezione». In Germania - spiega - il tribunale del lavoro può imporre la riassunzione oppure un risarcimento in caso di licenziamento senza giusta causa. Questo però non vale in caso di problemi economici». «Mi sembra che il modello italiano sia molto diverso da quello tedesco», ancora il presidente Bdi.

«Se non vogliamo che l’Europa passi da una posizione di leadership a quella di fanalino di coda, è innanzitutto necessario promuovere un’azione decisa a livello Ue per rinforzare la competitivita industriale e per innalzare il contributo dell’industria al Pil al 20% entro il 2020», evidenziano gli industriali. Confindustria e Bdi sostengono con forza la decisione della presidenza italiana del Consiglio Ue di mettere la competitivita tra le sue priorita principali e chiedono che, in futuro, l’azione politica sia orientata a «supportare le riforme strutturali in tutti gli Stati membri della zona euro nel quadro di un Semestre europeo rafforzato» e ad «attuare un Piano di investimenti Ue che comprenda risorse pubbliche e proposte concrete per mobilitare investimenti privati, realizzando un mercato interno pienamente connesso, riducendo gli oneri regolamentari e migliorando il ricorso ai mercati dei capitali, alla Bei e al bilancio Ue».

Ed ancora bisogna «adottare iniziative ambiziose per realizzare un Mercato unico digitale e supportare la digitalizzazione dell’industria europea». Con la necessità di «implementare un’Unione dell’energia, promuovendo la convergenza fra politiche industriali, energetiche e climatiche».

Per raggiungere l’obiettivo di un’Europa competitiva, Confindustria e Bdi invitano le nuove istituzioni Ue a concentrarsi su tre punti specifici. Innanzitutto definire un quadro regolamentare che favorisca gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione, un migliore utilizzo dei risultati della ricerca e una piu ampia partecipazione dell’industria e delle Pmi. In secondo luogo per stimolare gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione «è necessario ottimizzare l’utilizzo dei fondi Ue per l’innovazione esistenti, utilizzando appieno Horizon 2020 e migliorando le sinergie tra i diversi strumenti europei di finanziamento. Infine promuovere l’accesso alle competenze come colonna portante di un sistema di ricerca, sviluppo e innovazione ben funzionante ed efficace. Il presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Stefan Pan, ricorda come Italia e Germania abbiano molto in comune dal punto di vista della manifattura. Soddisfatto per aver portato il vertice per la quarta volta a Bolzano, Pan sottolinea l’importanza di questi incontri. Un Forum da cui è uscito anche il tifo degli industriali per l’azione del governo Renzi.













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