Sanzioni alla Russia, per l’Alto Adige perdita di 45 milioni 

Sono le esportazioni venute meno nell’arco di tre anni Ministro di Mosca a Bolzano: rafforzare i rapporti economici



BOLZANO. Recuperare il terreno perduto. È anche con questo intento che si è svolto un importante incontro presso la Camera di commercio di Bolzano. Obiettivo quello migliorare le relazioni economiche tra Alto Adige e Russia. A causa delle sanzioni imposte dall’Occidente a Mosca tra il 2014 ed il 2016 le esportazioni altoatesine verso la Russia sono calate di circa il 66 per cento, scendendo a 22 milioni di euro l’anno, dai 67 milioni annui precedenti.

Mosca ed il suo entroterra sono la principale regione economica e il centro finanziario della Russia e rappresentano un importante collegamento con l’area euroasiatica. I vertici della Camera di commercio di Bolzano e di Idm Alto Adige hanno ricevuto di recente presso la sede dell’ente camerale Sergéy Cheremin, ministro del Dipartimento relazioni economiche estere e internazionali del Governo di Mosca. Tema principale dell’incontro sono state proprio le relazioni economiche tra Russia e Alto Adige.

«Mosca è il centro economico della Russia, dove risiedono molte delle maggiori imprese della Federazione Russa. L’80 per cento del potenziale russo si concentra nella capitale», sottolinea il presidente della Camera di commercio, Michl Ebner, che aggiunge: «Questa importante area economica offre molte opportunità anche per l’Alto Adige, non per ultimo grazie alla sua funzione di ponte con l’Unione economica eurasiatica».

Dell’Unione economica eurasiatica fanno parte, oltre alla Russia, l’Armenia, il Kazakistan, il Kirghizistan e la Bielorussia. Si tratta di un’area molto vasta che dà anche alle imprese altoatesine esportatrici numerose possibilità. L’Alto Adige esporta in Russia soprattutto mezzi di trasporto, macchinari, impianti, prodotti agricoli e alimentari. «L’economia russa cresce nonostante l’embargo commerciale: solamente nei primi mesi del 2017 le esportazioni dall’Italia verso la Russia sono cresciute di oltre il 40 per cento», spiega il ministro degli esteri del governo di Mosca. «Ci preme molto rafforzare i rapporti economici con l’Italia e l’Alto Adige, per rilanciare il commercio tra i nostri Paesi dopo il crollo degli ultimi anni», così Sergéy Cheremin. Le sanzioni non portano benefici all’economia europea, ma quest’anno sembra che nonostante l’embargo si sia riusciti a riallacciare gli scambi, come è emerso al III seminario italo-russo a Trento nel settembre scorso. Nel primo semestre 2017 le esportazioni regionali verso Mosca hanno superato i 45,6 milioni di euro, in crescita del 43,1% (+13,8 milioni) sullo stesso periodo del 2016. (m.dal)













Altre notizie

il ricordo

«René, un modello per i nostri giovani con l’etica del samurai nel cuore» 

Il sindaco: «Spaziava dalle arti marziali al gruppo parrocchiale, dal Volkstanzgruppe all’Egetmann. E c’era sempre per tutti» Anche il papà era morto in montagna. Il campione e amico Zadra: «Un esempio in termini di coraggio, onore, lealtà con un pizzico di sana follia» (nella foto René Calliari con l’amico e coach Markus Zadra)


Massimiliano Bona

Attualità