«Si parla troppo di tasse e poco di sviluppo»

Il presidente provinciale di Cna Claudio Corrarati critica Provincia e Comune A Bolzano nessuna iniziativa a sostegno delle piccole e medie imprese


di Orfeo Donatini


BOLZANO. Gli artigiani altoatesini sono molto preoccupati per la crisi che si sta facendo sentire anche in provincia, soprattutto con la stagnazione del settore edilizio e con una prassi ormai consolidata legata ai pesantissimi ritardi nei pagamenti oltre che alla parallela difficoltà crescente nell’ottenere finanziamenti dalle banche. E così il presidente della Cna Claudio Corrarati lancia una sorta di grido d’allarme.

Presidente, ma davvero anche il vostro settore sta patendo della crisi in termini così pesanti?

«Non c’è dubbio, ed ogni giorno è peggio. Come associazione imprenditoriale di piccole e medie aziende a questo punto dobbiamo avere il coraggio di denunciare una situazione insostenibile: ovvero siamo tutti giustamente impegnati a scontrarci per una pressione fiscale asfissiante, ma non ci accorgiamo che ormai nessuno parla più di sviluppo. Meno che meno in Provincia e in Comune di Bolzano».

Significa che mentre si polemizza con il governo Monti, non si fa nulla per dare un po’ di ossigeno e di prospettiva ad un comparto economico tanto importante qual è quello degli artigiani?

«Proprio così. Qualcuno a visto qualche disegno di legge in Provincia che vada a rivedere le politiche di sviluppo? Qualcuno ha visto per caso un’iniziativa mirata da parte dell’amministrazione comunale per quanto di sua competenza? Nulla di nulla su tutto il fronte».

Anche se i dati che arrivano su scala nazionale parlano di una moria crescente di piccole e medie imprese artigiane.

«Questo è l’aspetto più drammatico . Ero in sede nazionale di Cna proprio lo scorso fine settimana e si parlava di ben 26 mila aziende che hanno chiuso delle quali 15 mila del nostro settore artigianale».

Ma la Banca europea non ha rifinanziato anche le banche italiane perchè poi sostenessero a loro volta l’economia?

«Certo. I proclami sui giornali li abbiamo letti tutti. Ma per ora dobbiamo accontentarci delle promesse del ministro all’Economia Passera che si è impegnato a far sbloccare almeno parte di quei fondi perchè arrivino davvero alle aziende. Per ora da noi è proprio un dramma»

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