Bruxelles.<mc> [testo]con la recessione che bussa alle porte dell'ue, una delle inevitabili sfide che la nuova commissione europea di ursula von der leyen si troverà ad affrontare, è quella degli stimoli per l'economia dell'unione, imprescindibile da un dibattito sulla riforma del fiscal compact, su cui roma preme. il presidente francese emmanuel macron già al g7 di biarritz ha iniziato a parlare con i partner europei della necessità di tagli fiscali, invocando «nuovi strumenti per rilanciare la crescita», con un'implicita critica alle misure di austerity dell'ultimo decennio.

Ma la cautela per von der leyen, che già si è impegnata «al pieno utilizzo della flessibilità nell'applicazione delle regole» del patto di stabilità e crescita, è d'obbligo, viste le fazioni contrapposte, che ormai da anni si affrontano. da un lato i rigoristi dei paesi del nord, olanda in testa - che giudicano le regole di bilancio troppo blande e con margini di applicazione troppo discrezionali, perché non impongono ai paesi altamente indebitati, come l'italia, la necessaria disciplina - dall'altro, gli stati del fronte meridionale, che scalpitano per fare più spesa, allentando la morsa delle regole che ingabbiano le loro economie in cerca di un rilancio. a tornare sulla necessità di cambiare il

Negli ultimi giorni per l'incarico di commissario italiano è circolato anche il nome del presidente della commissione problemi economici roberto gualtieri (pd), anti-austerity.