Milano. <mc>[testo]mediobanca si scalda in borsa (+5,9% a 7,23 euro) in vista delle mosse di leonardo del vecchio che, forte del 9,9% del capitale di piazzetta cuccia, attende per fine agosto l'autorizzazione delle bce a salire fino al 19,9% e consolidarsi come primo azionista della banca d'affari, confermatasi negli ultimi tempi come crocevia delle più importanti partite finanziarie italiane. una ragione in più, oltre ovviamente alla quota del 13% nelle generali, che giustifica il confronto all'interno del governo sull'opportunità di una norma che protegga piazzetta cuccia da assalti ruvidi che ne destabilizzino la governance, con i favorevoli che chiedono un'estensione delle maglie del golden power e i contrari che temono incompatibilità a livello comunitario. una parola definitiva si avrà solo con la pubblicazione in gazzetta ufficiale del dl agosto, le cui ultime bozze non contengono nulla al riguardo. intanto del vecchio non ci sta a farsi cucire addosso l'identikit dell' «attivista» irruento: per rassicurare anche la bce, la cui decisione è attesa tra il 26 e il 27 agosto, la holding dell'imprenditore, delfin, si sarebbe ritagliata in mediobanca un ruolo da investitore finanziario, rinunciando ad intervenire nella governance. in caso di via libera, del vecchio potrebbe presentarsi in assemblea, il 28 ottobre, con una quota pari al 13-14% del capitale. in quella sede si dovrà eleggere il nuovo consiglio per il quale concorreranno la lista del cda, in cui verranno riproposti l'ad alberto nagel, il presidente renato pagliaro e il dg vinci, quella di assogestioni e, forse, una di bluebell, se giuseppe bivona troverà armate disposte a seguirlo nella sua crociata attivista su piazzetta cuccia. non ci sarà, invece, una lista di del vecchio, i cui voti, però, peseranno e diranno qualcosa in più.