L’iniziativa 

Tra mito e Dna, la “Stirpe del vino” si aggiudica il Premio Biblioteca Lunelli

Bolzano. È un premio che più trentino non si può, considerato che è espressione del mecenatismo di franco lunelli e del figlio marcello, e il successo nella prima edizione è andato a due autori, uno...



Bolzano. È un premio che più trentino non si può, considerato che è espressione del mecenatismo di franco lunelli e del figlio marcello, e il successo nella prima edizione è andato a due autori, uno dei quali, pur nato in liguria, è considerato un trentino a tutti gli effetti, non soltanto, per via degli studi che ha fatto all'istituto agrario di san michele all'adige, laboratorio di tanti importanti enologi. stiamo parlando del premio biblioteca lunelli, rivolto a un libro sul vino, di contenuto sia scientifico sia letterario: la vittoria nella prima edizione, che vedeva concorrere titoli pubblicati dal luglio 2018 al 31 dicembre 2019, è stata attribuita dalla giuria a la stirpe del vino, edito da sperling&kupfer e scritto a quattro mani da attilio scienza, un'autorità nell'ambito della genetica della vite, nel cui curriculum spiccano oltre a centinaia e centinaia di pubblicazioni, un cattedra universitaria e la poltrona di direttore, per sei anni, dal 1985 al 1991, in quello stesso istituto agrario di san michele all'adige (oggi fondazione mach) che lo aveva avuto studente, e da serena imazio, una biologa che s'è appassionata al mondo del vino dedicandogli studi e ricerche.

Un libro che cattura il lettore, secondo il giudizio espresso all'unanimità dalla giuria che, presieduta da marcello lunelli, coinvolge oscar farinetti, chiara maci, matteo marzotto, alessandro saviola, luca segrè e fabio tamburini (ne faceva parte anche luca nicolini, fondatore e presidente del festival della letteratura di mantova, morto nel maggio di quest'anno).

Nelle motivazioni si legge infatti: «detto nell'essenzialità, la stirpe del vino (sperling&kupfer) è un gran bel libro e il migliore tra i tanti, alcuni dei quali ottimi, che hanno partecipato alla prima edizione del premio biblioteca lunelli. attilio scienza e serena imazio in poco più di 200 pagine, districandosi tra analisi del dna, mito, storia, archeologia e antropologia ricostruiscono con scrittura lieve e affascinante lo straordinario cammino della vite che da selvatica che era oggi si esprime in una miriade di vitigni. un libro importante che fruga nel passato e sa scrutare nel futuro».

Il premio biblioteca lunelli è stato fondato, nel 2019, da franco lunelli e dal figlio marcello ed è la prima iniziativa realizzata dalla biblioteca bruno lunelli, nata per ricordare il padre e il nonno, l'artefice delle prime fortune delle cantine ferrari. si lavora adesso per la seconda edizione e il bando è disponibile sul sito www.brunolunellilibrary.it.













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