«Turismo, fondamentale una mobilità che funzioni»

Pinzger: troppe volte ci sono problemi sui principali assi viari, serve l’aeroporto Il settore resta un pilastro dell’economia altoatesina: occupazione in crescita


di Renato Brianti


BOLZANO. Il turismo è un traino costante dell’economia dell’Alto Adige e ogni anno i dati disegnano un trend in positivo, ma i problemi ci sono. Prendi la raggiungibilità della provincia. «Troppe volte ci sono problemi sui principali assi viari», spiega Manfred Pinzger. Nonostante ciò, negli ultimi 18 anni sono stati creati 12.000 nuovi posti di lavoro (+3,5% ogni anno) - 1.600 solo nell’ultimo semestre - con 27.000 persone impegnate in stagione per un valore aggiunto nel turismo di 3,6 miliardi di euro l’anno.

Bisogna però cercare di rinnovare servizi e prodotti visto che le tipologie di vacanze, così come i bisogni dei nuovi turisti, impongono una rivalutazione dell’offerta. A tal scopo una ricerca dell’Eurac e dell’Ire della Camera di Commercio, in collaborazione con l’Unione albergatori e pubblici esercenti (Hgv) ha studiato il turismo in Alto Adige in prospettiva futura. «Il prodotto turistico altoatesino attualmente è molto attrattivo - spiega Harald Pechlaner (Eurac) - ma dovevamo capire come gestire questi flussi turistici che ogni anno si incrementano di 3-5 punti percentuali. Sempre più aumenterà l’importanza del periodo estivo rispetto all’invernale e dovremo adattare l’offerta alla nuova domanda». Come è stato sviluppato il lavoro di ricerca? «Abbiamo focalizzato diversi aspetti che ci hanno presentato un quadro futuro dove troveremo un aumento sostanziale del trasporto individuale che ci obbligherà a ripensare al suo futuro rapporto con la mobilità pubblica. La sfida principale sarà il cambiamento del comportamento dei turisti che avranno soggiorni di minore durata, prenotazioni tardive e maggiori esigenze», ancora Pechlaner. «Negli anni passati - conclude quest’ultimo - abbiamo avuto un turismo con una catena del valore bilanciata dove erano in tanti a guadagnare, la sfida del futuro sarà quella di garantire questa catena di distribuzione con formule che garantiscano una copertura turistica per tutto l’anno». Il lavoro di ricerca è stato presentato ieri all’assemblea annuale dell’Unione albergatori e pubblici esercenti dove il neorieletto presidente Manfred Pinzger, dopo aver ringraziato i numerosi ospiti presenti, ha fatto il punto sulla situazione del turismo con una visione sempre in prospettiva futura. «Serve una ristrutturazione delle organizzazioni turistiche - esordisce Pinzger - in grado di lavorare in sinergia con l’Idm e con altri partner per valorizzare i vari prodotti e serve più marketing turistico, promuovendo l’ospitalità in rete e fuori». La domanda sta cambiando? «Il periodo richiesto si è accorciato, ora la durata media è sui 4/5 giorni con richieste sempre più all’ultimo minuto e del fine settimana. Un problema per la sostenibilità dei costi aziendali e sul traffico. Dobbiamo riuscire a creare un mercato che duri 365 giorni l’anno». Le buone notizie? «Grazie all’intervento dei nostri politici non sarà più applicata la clausola della tariffa migliore dei portali di prenotazione, ridiventiamo padroni di decidere i nostri prezzi e questo porterà maggiore trasparenza».

E le brutte? «L’abolizione dei voucher per noi è un passo indietro, dobbiamo vedere come evolverà questa nuova discussione sul loro parziale ripristino. ma la perdita senza un’altra alternativa è stata un danno, c’è poi un problema di collaboratori qualificati, le nostre scuole non coprono il fabbisogno e dobbiamo ricercarli anche fuori. Un ragionamento a parte è quello relativo alla futura urbanistica, l’attuale regolamento ci consente di adattare le nostre strutture alle esigenze, ma c’è chi vorrebbe modificare questa norma, possiamo condividere la decisione ma dobbiamo trovare una soluzione che non penalizzi le strutture esistenti», chiude Pinzger. Senza dimenticare la raggiungibilità dell’Alto Adige: aeroporto compreso.













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