Turismo: un Pil da 2,5 miliardi all’anno 

Il presidente Pinzger: «Raggiungibilità, non solo aeroporto. Più treni da Germania e Italia». Difficoltà nel reperire personale


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Certo, al settore non va male. Arrivi e pernottamenti sono alle stelle. Gli occupati, nel marzo scorso, hanno raggiunto quota 30 mila. Il turismo significa qualcosa come 2,5 miliardi di euro come parte del prodotto interno lordo dell’Alto Adige che arriva a 22,3 miliardi l’anno. Quindi, l’11 per cento del totale. Ma qualche aggiustamento al sistema si può fare, come evidenziato ieri dal presidente Manfred Pinzger, in occasione dell’assemblea generale dell’Unione albergatori e pubblici esercenti (Hgv), andata in scena al Parco tecnologico di Bolzano.

Ad esempio la raggiungibilità della provincia. «Il turista deve poter arrivare in Alto Adige in tempi congrui. Per questo chiediamo che la politica si attivi per migliorare i collegamenti ferroviari con Germania, Italia e Svizzera, sapendo che l’autostrada del Brennero ha raggiunto ormai un livello di saturazione e che non si può certo realizzare la terza corsia A22 in val d’Isarco», sottolinea Pinzger. Altre richieste degli albergatori riguardano lo spostamento del traffico da gomma a rotaia e, naturalmente - ma non è una novità - un aeroporto a Bolzano in grado di portare clientela. «Certo che il turismo partecipa all’aumento del traffico sulle strade della provincia, ma le code non sono imputabili al comparto. Per questo siamo pronti a soluzioni innovative nel campo della mobilità, come il potenziamento del trasporto pubblico e una combinazione intelligente tra treno, bus, car-sharing e impianti a fune», ancora il presidente dell’Unione albergatori. Ed in generale l’Hgv - 5 mila iscritti - è favorevole a tutta quella che è la mobilità alternativa. Lodi - nel discorso di Pinzger - sono andate all’indirizzo del governatore Kompatscher - titolare anche delle deleghe per l’economia - per essere vicino alla categoria e per le riforme portate avanti. Un grazie anche all’assessore provinciale Richard Theiner. Il perché? «La nuova legge sull’urbanistica ci va bene, anche per quanto riguarda la possibilità di ampliare le strutture esistenti», spiega Pinzger. Sottolineando però il non essere l’Hgv un’associazione che non si cura dell’ambiente. «Sappiamo che insieme al paesaggio è la ricchezza di questo territorio, per cui ben venga il dialogo con le associazioni ambientaliste», evidenzia il presidente dell’Hgv, dando poi giudizi positivi sulla riforma dell’organizzazioni turistiche portata avanti in questi anni in Alto Adige.

Altro punto toccato nel dicorso all’assemblea è quello riguardante la difficoltà a trovare personale. «Nel nostro settore le capacità delle persone non possono essere sostituite dalla tecnica. Spesso i giovani non vogliono lavorare nel fine settimana, quando c’è più richiesta per il nostro comparto, chiedono più tempo libero e una conciliazione con la famiglia. Per questo dobbiamo impegnarci anche di più nel trovare una soluzione a questo problema, investendo di più nella formazione del personale e nel venire incontro alle sue esigenze», afferma il presidente dell’Unione albergatori. A tale riguardo da tempo si è instaurato una collaborazione con le scuole alberghiere della Sicilia. «Utile che questo rapporto vada avanti, data anche la buona preparazione degli studenti», spiega Pinzger. Quest’ultimo ricorda poi di essere d’accordo con il generoso aiuto della mano pubblica nei confronti dell’agricoltura di montagna, per il ruolo che ha nella valorizzazione della periferia. «A tale proposito condividiamo le preoccupazione degli agricoltori per il ritorno dei grandi predatori (leggi lupo e orso, ndr)», così Pinzger. Il finale, dopo l’intervento di Kompatscher, è per l’ex governatore altoatesino, Luis Durnwalder. A lui la Stella dell’Hgv per quanto fatto in passato a favore del turismo.















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