Vini altoatesini, sinergia più stretta con Fiera Bolzano

Accordo col Consorzio per valorizzare il settore vitivinicolo Mur: «I primi frutti già nella prossima edizione di Hotel»


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Dopo anni di collaborazione, si rinsalda la partnership di Fiera Bolzano con il Consorzio Vini Alto Adige. Un accordo che certifica il sempre maggiore impegno di Fiera Bolzano in ambito vitivinicolo, ormai consolidato da manifestazioni di successo come Autochtona, Tasting Lagrein e Vinea Tirolensis.

È stata siglato nei giorni scorsi l’accordo di collaborazione tra Consorzio Vini Alto Adige e Fiera Bolzano finalizzato a mettere in campo sinergie nella promozione del vino sul territorio regionale. Da una parte un Consorzio che ha nella sua stessa ragione d’esistere la tutela e la valorizzazione del proprio patrimonio vitivinicolo, dall’altra un ente fiera che da tempo, attraverso mirate manifestazioni, ha sempre dato risalto ai vini e ai vitigni del territorio italiano. Nasce da queste premesse l’accordo ufficiale tra il Consorzio Vini Alto Adige e Fiera Bolzano, una partnership che intende consolidare con forza una collaborazione che già da tempo vede i due soggetti dialogare, ma che ora compie un vero e proprio salto di qualità con l’obiettivo di fare sistema e coniugare le rispettive competenze.

A fare da «trait d’union» è stato proprio un vitigno autoctono altoatesino, il Lagrein, che negli ultimi tre anni è stato uno dei protagonisti a Fiera Bolzano attraverso una degustazione comparativa organizzata proprio in collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige. “Tasting Lagrein” - giunta quest’anno alla sua quarta edizione - fa da collegamento fra due manifestazioni, Autochtona e Vinea Tirolensis, che si svolgono nei padiglioni di Fiera Bolzano all’interno di Hotel, fiera internazionale specializzata per alberghi e gastronomia in programma dal 19 al 22 ottobre.

“Vorrei rivolgere un ringraziamento particolare al mio predecessore, Reinhold Marsoner, che negli anni ha saputo costruire con pazienza e determinazione questo accordo, partendo proprio dalla intuizione di promuovere assieme un appuntamento sul Lagrein, per poi far maturare la collaborazione in un senso più ampio” commenta Thomas Mur, neo direttore di Fiera Bolzano.

La collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige in passato non è mai mancata, poiché ha sempre assicurato la sua presenza durante la manifestazione Hotel. Ora, però, con questo accordo di maggior sinergia per lo svolgimento di Autochtona, si cementa un’intesa con una manifestazione di grande qualità che negli anni ha saputo ritagliarsi uno spazio rilevante all’interno dell’affollato calendario di manifestazioni vinicole presenti in Italia.

Merito della sua originalità e del suo focus sui vitigni autoctoni italiani. Con questo accordo il Consorzio Vini Alto Adige diventa «main partner», di Autochtona.

«In questi anni abbiamo visto crescere molto Autochtona: la selezione di aziende che arrivano da tutta Italia a Bolzano è sempre mirata e ben rappresentativa dello straordinario patrimonio di vitigni autoctoni che questo paese custodisce. - sostiene Maximilian Niedermayr, presidente del Consorzio Vini Alto Adige - A questo bisogna aggiungere la capacità della manifestazione di attrarre un pubblico attento, curioso, ricco di operatori di settore e buyer, sia italiani che esteri. Per questo abbiamo deciso di aderire alla proposta di collaborare per far sì che nelle giornate del vino di Hotel si possano mettere in campo sinergie per risparmiare risorse e al tempo stesso massimizzare i risultati».

Da ormai 12 anni Hotel ospita all’interno dei suoi padiglioni Autochtona, il forum nazionale dei vini provenienti da vitigni autoctoni e da 3 anni dedica un giorno ai vini dei vignaioli altoatesini indipendenti con la manifestazione Vinea Tirolensis. “Autoctoni che passione!” e “Tasting Lagrein”, infine, sono i due premi - che quest’anno giungono rispettivamente alla 6° e 4° edizione - che ogni anno valorizzano i migliori vini da vitigni autoctoni e i migliori Lagrein, ognuno con precise categorie, grazie all’attento lavoro di due giurie qualificate.













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