Accordo con Christie's per arte rubata

Bonisoli a Londra, è prima intesa con privato su 'mercato etico'

LONDRA


(ANSA) - LONDRA, 12 FEB - Un'iniezione di etica nel mercato dell'arte, dove troppo spesso il bello è stato bersaglio in passato (e non di rado continua ad esserlo) di opachi traffici internazionali, di spoliazioni dei luoghi d'origine, di trafugamenti da un Paese all'altro. E' il senso dell'operazione, suggellata a Londra dal ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, che si appresta a riportare in Italia grazie a un inedito accordo con Christie's reperti antichi - d'epoca romana, etrusca, apula o della Magna Grecia - esportati illegalmente dalla Penisola nel corso dei decenni e finiti poi per vie traverse sotto la lente di valutazione della celebre casa d'aste. Prima di essere ritirati dal mercato in extremis.

Un accordo che rappresenta "una prima volta con un'istituzione privata", ha sottolineato Bonisoli in una cerimonia all'ambasciata italiana a Londra alla presenza fra gli altri dell'ad di Christie's, Guillaume Cerutti, del generale Fabrizio Parrulli e dell'ambasciatore Raffaele Trombetta.













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