IL CASO

Coronavirus, in Trentino isolamento anche per i bambini che tornano dalla Cina

La richiesta del governatore è che la misura sia applicata a chi frequenta le scuole. Interessate anche Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Fugatti: "Ci facciamo carico delle preoccupazioni dei genitori". GUARDA ANCHE LE FOTO: E a Bolzano pranzo cinese contro i pregiudizi per il sindaco Caramaschi 



TRENTO. Il governatore del Trentino ha scritto una lettera al Ministero della Sanità chiedendo che il periodo di isolamento previsto per chi rientra dalla Cina sia applicato anche ai bambini che frequentano le scuole. Una lettera comune firmata anche dai presidenti di Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Inizialmente era stata per errore diffusa la notizia che avesse firmato anche il governatore altoatesino, smentita da Palazzo Widmann.

«Su Coronavirus ci facciamo carico delle preoccupazioni dei genitori che rivolgono alla scuola ed alle istituzioni legittime domande». Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. «Premesso che non c'è nessuna volontà di contrapporci politicamente con l'azione del Governo - sottolinea Fugatti - con il quale stiamo anzi intensamente collaborando (e ringrazio il ministro Speranza per quanto sta facendo in questa fase), preciso che stiamo parlando solo dei casi che riguardano soggetti rientrati dalla Cina».

«Non si tratta pertanto - aggiunge Fugatti - di procedure discriminanti che indistintamente colpiscono tutti, ma di proseguire quell'approccio prudenziale e non allarmistico che abbiamo adottato, con grande collaborazione anche da parte dell' Associazione cinesi in Trentino, fin dall'inizio del nostro coinvolgimento come enti territoriali nella gestione di questo difficile problema». 

"Non c'è nessuna volontà di contrapposizioni politiche, ne' tantomeno di ghettizzare: vogliamo solo dare una risposta all'ansia dei tanti genitori visto che la circolare non prevede misure in tal senso", dice anche il presidente del Veneto, Luca Zaia.

Coronavirus, a Bolzano pranzo cinese contro i pregiudizi per il sindaco Caramaschi

Il sindaco Renzo Caramaschi e l'assessore Juri Andriollo sono stati ospiti quest'oggi - 3 febbraio - al Noodle Bar di Corso Libertà per un pranzo "contro i pregiudizi". Un gesto per combattere l'attuale psicosi da Coronavirus: mangiare cinese si può (foto DLife)

Intanto a Bolzano il sindaco Renzo Caramaschi è stato ospite del Noodle Bar di Corso Libertà per un pranzo "contro i pregiudizi". Un gesto per combattere l'attuale psicosi da Coronavirus.

 













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