Il caso

Eitan portato in Israele su un volo privato da Lugano

La famiglia materna ha parlato alla tv israeliana dopo che il bambino (unico sopravvissuto alla strage del Mottarone) è stato portato via dall'Italia dal nonno: viene curato in ospedale a Tel Aviv

TEL AVIV


TEL AVIV. Il piccolo Eitan "rapito" dal nonno materno e portato in Israele su un volo charter privato partito da Lugano. E' stato lo stesso nonno a raccontarlo ai suoi legali, riferisce il Corriere, e avrebbe preso la decisione perché il bambino - unico sopravvissuto alla strage della funivia del Mottarone, dove ha perso la mamma, il papà, il fratellino e i bisnonni -  secondo lui era in "pessime condizioni fisiche e mentali".

La procura di Pavia indaga per sequestro di persona.

Intanto la famiglia materna del bambino ha parlato a una tv israeliana dicendo che il bambino, 6 anni, è attualmente curato da medici in un ospedale alla periferia di Tel Aviv. 

Eitan è stato portato via dall'Italia pare su un volo privato, inspiegabilmente il nonno è riuscito - saranno da accertare eventuali complicità - ad aggirare i controlli sul passaporto.

"L'amato Eitan - hanno spiegato i familiari israeliani - è tornato in Israele dopo aver perso tutta la sua famiglia, come volevano i suoi genitori". Non appena arrivato in Israele - ha aggiunto - Eitan è stato affidato "ad uno staff medico presso l'ospedale Sheba". La stessa zia Gali Peleg aveva spiegato alla radio 103 che il piccolo "adesso riceve l'assistenza" medica e psicologica "migliore possibile". 

Il piccolo, 6 anni, doveva iniziare la scuola oggi (13 settembre) a Pavia, dove è vissuto da quando è nato. Sul suo futuro è scoppiata una guerra familiare, con la parte materna - che vive in Israele - che non accetta la decisione dei giudici italiani che hanno affidato Eitan alla zia materna che si stava occupando del bambino dal giorno della strage, prima in ospedale e poi a casa. 













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