Reporter Marocco condannata per aborto

Hajar Raissouni accusata di atti contro la morale pubblica

ROMA


(ANSA) - ROMA, 30 SET - La giornalista marocchina Hajar Raissouni, 28 anni, è stata condannata a un anno di prigione senza condizionale con l'accusa di 'aborto clandestino' e 'atti contro la morale pubblica'. Lo scrivono i media internazionali.

L'articolo 490 del codice penale marocchino punisce "i rapporti fuori dal matrimonio". Dal 31 agosto la giornalista Hajar Raissouni è in carcere, insieme al compagno, al ginecologo e all'infermiere che l'hanno assistita. La relazione con Refaat Alamin, 40 anni, professore universitario originario del Sudan, non è mai stata una relazione nascosta. Ai giudici, nel corso delle prime udienze, la donna ha detto di averlo sposato. I documenti del matrimonio non sarebbero ancora registrati in Marocco, solo perché l'ambasciata sudanese non avrebbe ancora formalizzato l'atto.













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