Lo scontro

Urzì: “I terroristi sudtirolesi scontino la loro pena”

Il consigliere di FdI: “La stagione delle bombe si chiuda con la riconsegna dei latitanti in Austria e Germania”



BOLZANO. "Certo, si chiuda per sempre la stagione del terrorismo e dello stragismo secessionista, ma solo con la riconsegna da parte delle autorità austriache e tedesche dei criminali riparati in quei paesi e resisi da allora latitanti per sfuggire alla Giustizia italiana". Lo afferma il consigliere altoatesino di FdI Alessandro Urzì in riferimento alla questione degli ex terroristi sudtirolesi riparati in Austria.

"Tutti i terroristi scontino la propria pena - prosegue -; in Alto Adige a partire dal 20 settembre 1956 e fino al 30 ottobre 1988 si sono registrati 361 attentati con dinamite, mitra, mine antiuomo, che in totale hanno causato ventuno morti, quindici dei quali appartenenti alle forze dell'ordine, oltre a due privati cittadini e quattro terroristi, deceduti per lo scoppio prematuro delle cariche che stavano predisponendo, e 57 feriti". "Nessuno di loro ha mai provato, se non per convenienza, come per richiedere la grazia, pentimento per le azioni violente compiute. Anzi spesso dall'estero hanno continuato ad alimentare le cellule più radicali, anche in Italia. La stagione altoatesina delle bombe può chiudersi nella sola maniera ammessa da uno Stato di diritto: con l'espiazione della pena da parte dei responsabili, non ci può essere indulgenza nei confronti di chi ha versato sangue innocente", conclude il rappresentante di Fdi. 













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