Col cane guida negli uffici pubblici, a Roma 'Io posso entrare'



(ANSA) - ROMA, 07 MAG - È partita la campagna di comunicazione di Roma Capitale 'Io posso entrare' per informare e sensibilizzare sull'applicazione della legge 37/74 che prevede l'ingresso nei luoghi pubblici dei cani guida che accompagnano i non vedenti. Adesivi e locandine, con un disegno di un cane guida e la scritta 'Io posso entrare' da oggi saranno presenti nelle sedi dell'anagrafico di Roma Capitale, del segretariato sociale, in diversi uffici comunali e nelle farmacie del circuito Farmacap.
    "Anche in previsione del Giubileo - afferma l'assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari - questa iniziativa è un segnale importante a sostegno delle persone non vedenti e dei loro cani guida che rappresentano i loro occhi e la loro sicurezza. Roma vuole ribadire con forza e chiarezza 'io posso entrare' e lancia un appello anche a tante altre realtà pubbliche e private perché aderiscano alla campagna e mettano in bella mostra l'adesivo".
    "Grazie all'affissione di apposito materiale grafico - ha aggiunto l'assessore al Personale Andrea Catarci - i Municipi e le sedi degli uffici anagrafici garantiranno un consapevole utilizzo di strumenti normativi la cui mancata applicazione troppo spesso ha creato intollerabili disuguaglianze e disparità di accesso per tanti cittadine e cittadini nella fruizione dei servizi. Quello di oggi è un ulteriore tassello sulla strada verso una città più equa e inclusiva per tutte e tutti".
    "Siamo felicissimi che questo progetto stia prendendo vita grazie alla determinazione e l'impegno di tante associazioni come i Lions - aggiunge la presidente dell'Assemblea Capitolina Svetlana Celli - Roma è una città accogliente e la nostra amministrazione è sensibile alla rimozione di ostacoli e criticità per le categorie più fragili".
    "Discriminare un non vedente per il fatto di essere accompagnato da un cane guida - spiega la referente cani guida Lions, club Roma Host Daniela Brunetta - è punibile dalla legge con una multa dai 500 ai 2500 euro, ma purtroppo ancora non tutti sono informati e si verificano ancora tanti episodi di discriminazioni". (ANSA).
   









Altre notizie



Attualità