Malattia gengivale possibile fattore di rischio per aritmie



(ANSA) - ROMA, 12 APR - Aver cura delle proprie gengive potrebbe proteggere la salute del cuore, mentre la malattia gengivale potrebbe essere un fattore di rischio per aritmie. Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association, secondo cui, inoltre, dopo un intervento per curare la fibrillazione atriale, la forma più comune di aritmia cardiaca, curare la parodontite può ridurre il rischio di recidiva dell'aritmia.
    La fibrillazione atriale è caratterizzata da un battito cardiaco irregolare e può aumentare il rischio di ictus e persino di insufficienza cardiaca. Nei casi più gravi può essere trattato tramite ablazione con catetere, un procedimento che rimuove molto attentamente un'area danneggiata del cuore che causa l'aritmia.
    Lo studio, diretto da Shunsuke Miyauchi dell'Università di Hiroshima in Giappone, ha coinvolto 288 persone tutte con malattia gengivale e sottoposte ad ablazione per trattare la fibrillazione atriale. Di queste, 97 hanno ricevuto un trattamento per la loro malattia gengivale fino a tre mesi dopo l'intervento.
    Nel corso di un periodo di monitoraggio lungo fino a un massimo di due anni, il 24 per cento dei partecipanti ha nuovamente sperimentato la fibrillazione atriale, ma i pazienti trattati dal dentista per la parodontite dopo l'operazione avevano un rischio di recidiva dell'aritmia ridotto del 61 per cento.
    Il rischio di sviluppare nuovamente la fibrillazione atriale, inoltre, cresce all'aumentare della gravità della malattia gengivale.
    Se il tessuto gengivale è infiammato o presenta dei danni, batteri e proteine immunitarie infiammatorie possono entrare nel flusso sanguigno, il che può influenzare la salute del cuore, afferma Miyauchi.
    I ricercatori hanno anche misurato i livelli di proteine infiammatorie nel sangue dei partecipanti prima di sottoporsi all'ablazione, scoprendo che la concentrazione di dette proteine era maggiore tra i pazienti con grave malattia gengivale. E ancora, elevate concentrazioni di anticorpi contro i batteri della malattia gengivale erano anche collegati a una maggiore ricorrenza della fibrillazione atriale, afferma Miyauchi.
    Lo studio suggerisce l'importanza per le persone con fibrillazione atriale a sottoporsi un trattamento per la malattia gengivale se necessario. I ricercatori sottolineano anche l'importanza di lavare i denti con un dentifricio al fluoro almeno due volte al giorno, passare il filo interdentale o gli scovolini ogni giorno e andare regolarmente un dentista.
    Naturalmente servirebbero studi su campioni più grandi per confermare l'associazione tra parodontite e fibrillazione atriale. (ANSA).
   









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