Sanità: Amcli, Aids cala ma tenere alta attenzione



(ANSA) - TORINO, 28 NOV - In Italia l'Aids è in calo (-20% nel 2018) ma occorre continuare a tenere alta l'attenzione, poiché la maggioranza delle nuove diagnosi è attribuibile a rapporti sessuali non protetti. Lo sottolinea la Amcli, Associazione Italiana Microbiologi Clinici Italiani, in vista della giornata mondiale contro l'Aids del 1 dicembre.    Si stima che le persone infettate dal virus Hiv siano a livello mondiale 37,9 milioni, di cui 1,7 milioni contagiati nel 2018. In Italia sono colpite 130 mila persone. L'età media è sui 38 anni, con la classe 25-29 maggiormente rappresentata. I maschi continuano a essere predominanti: l'85,6%.    L'Italia è vicina al raggiungimento dell'obiettivo Unaids '90-90-90', che entro il 2020 punta a diagnosticare il 90% di tutti i casi di Hiv, ad assicurare almeno al 90% di tutte le persone diagnosticate l'accesso alle terapie Art, e a far sì che il 90% di loro raggiunga la soppressione della carica virale.    E' però allarmante è che in Italia circa l'8% delle persone infette sia inconsapevole del proprio stato, e a livello mondiale tale quota superi il 20%. Il fenomeno è dovuto a una scarsa conoscenza dei rischi e dei modi in cui si acquisisce la malattia, rimarca il presidente dell'Amcli, Pierangelo Clerici.    (ANSA).   









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