Sanità: dermatologi a confronto sulla diagnostica



(ANSA) - PERUGIA, 7 DIC - Ha permesso ai 150 professionisti intervenuti di condividere i protocolli diagnostici e terapeutici adottati dalle Aziende ospedaliere di Perugia e Terni e da quelle del territorio il 16/o convegno regionale di Dermatologia che si è svolto al Relais San Clemente di Bosco (Perugia). L'incontro è stato organizzato dalla Struttura complessa di dermatologia dell'Azienda ospedaliera di Perugia.    Al convegno hanno anche partecipato oltre a specialisti di fuori regione anche personale delle professioni sanitarie, come occasione di aggiornamento professionale.    Il programma scientifico ha previsto - è detto in un comunicato dell'Azienda ospedaliera di Perugia - una sessione sulla psoriasi, patologia a forte impatto sociale che spesso peggiora la qualità di vita del paziente, che coinvolge circa 25.000 umbri e che spesso si associa ad artropatia. In questa sessione, sono intervenuti il responsabile della farmacia ospedaliera di Perugia Alessandro D'Arpino e il direttore della Struttura complessa di malattie infettive Daniela Francisci, che hanno discusso la gestione clinico-terapeutica di una patologia infiammatoria complessa e cronica alla luce delle nuove acquisizioni patogenetiche e di cura.    Ampio spazio è stato inoltre dedicato alla dermatite atopica dell'adulto e in particolare alle nuove terapie disponibili, alla dermatologia pediatrica e alle malattie a trasmissione sessuale.    Una sessione del convegno è stata infine dedicata alla casistica clinica con discussione interattiva sull'approccio clinico-diagnostico e sulla gestione terapeutica.    "Abbiamo sviluppato tematiche complesse dei diversi aspetti assistenziali - ha spiegato il prof. Stingeni attraverso la nota dell'ospedale -, casi di gestione clinico-diagnostica e terapeutica particolarmente complessi. I relatori, sulla base dei dati della letteratura e della propria esperienza personale, hanno affrontano criticamente i temi del programma per proporre uniformi modalità operative".    Sull'incremento delle malattie a trasmissione sessuale e del progressivo abbassamento dell'età dei pazienti, gli esperti hanno lanciato un appello. "La mole di informazione offerta dal web - hanno sottolineato - non è garanzia di un corretto approccio alle patologie dermatologiche, spesso croniche, che coinvolgono anche sedi del corpo visibili". "Solo lo specialista - ha ribadito Stingeni - è in grado di formulare diagnosi e terapia. Purtroppo si verifica sempre più spesso che i giovani giungono con ritardo alla nostra osservazione". (ANSA).   









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