COMMERCIO

Anche in lockdowd #shoplocal con il "click & collect"!



BOLZANO. In questi giorni da “zona rossa” in Alto Adige sono aperti solo i negozi alimentari o generi di prima necessità. Tutto il resto del commercio rimane con le serrande abbassate almeno fino al 29 novembre. 

Chi vuol fare acquisti è quindi costretto a guardare online, dove Amazon pare la scelta più facile e scontata. Tuttavia, da più parti stanno iniziando a montare proteste e proposte di boicottaggio del gigante dell’ecommerce. In Francia l'hashtag #NoelSansAmazon (con una petizione che ha già raccolto centinaia di firme) è diventato subito virale: rete e commercianti hanno invitano i cittadini a boicottare Amazon in vista della festa più amata dell'anno, il Natale. Obiettivo: arginare l'avanzata del colosso mondiale del commercio on-line e salvare le piccole imprese e il commercio di prossimità dilaniati dalla crisi economica provocata dal coronavirus.

In Italia contro il colosso di Seattle si alza la voce di Confesercenti: «la seconda ondata sta creando uno squilibrio di concorrenza gravissimo tra negozi reali e web. Il canale delle vendite on-line di fatto agisce e opera in monopolio». Il Codacons chiede quindi al governo misure per limitarne lo strapotere in vista del Natale.

Anche l'ordinanza provinciale 68 della provincia autonoma di Bolzano, pare andare in qualche modo nella stessa direzione e consente, anche ai negozi chiusi, di fare consegne a domicilio o sulla soglia del negozio, autorizzando il cosiddetto "click and collect" (clicca e ritira).

E’ il caso di Sportler che con i suoi negozi di Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico potrà quindi offrire un servizio capillare per il ritiro degli ordini effettuati su sportler.com in totale sicurezza presso i propri punti vendita della provincia.  

Secondo la stessa ordinanza lo spostamento è autorizzato anche se gli articoli che il cliente ordina/ricerca non sono in vendita nel proprio comune.

Una piccola ma importante opportunità per l’azienda –spiegano dall’headquarter di Sportler nell’attesa e nella speranza di riaccendere, quanto prima possibile, le luci su tutto il commercio alto atesino. 









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