Calcio

Addio a Michele Nettuno, storico ultrà del Bolzano

Fu un grande protagonista sugli spalti del Druso negli anni ’80 e ’90 e l'inventore del coro “Guardalinee alza la paletta!”



Bolzano. “Guardalinee alza la paletta!” Slogan anni ottanta-novanta che fu coniato da Michele Nettuno, storico capo tifoseria dell’Ac Bolzano, scomparso prematuramente nei giorni scorsi. Slogan semplice ed educato, in quel miscuglio idiomatico tra l’accento altoatesino e quello calabrese, che rappresentava la passionale veracità di Michele Nettuno: storico esponente di quel mondo della tifoseria biancorossa che, nel ventennio di fine secolo, era tornata a riempire la gradinata della Tribuna lato Isarco (non ancora Canazza), per sostenere le imprese di quell’eroico Ac Bolzano. Squadra capeggiata da nomi rimasti nel cuore della società bolzanina, a cominciare da Alberto Bombaci, Luca Bertuolo, Massimo Nanni, Werner Seeber, Drudi, Puppin…tanti eroi per un Bolzano che voleva veleggiare in alto. Contesto in cui Michele Nettuno rappresentò il capo tifoso carismatico, valoroso e generoso, estremamente votato nel dedicare ogni attenzione alla squadra del cuore.

“Michele Nettuno è stato per noi davvero un fratello! - è il ricordo commosso di Alberto Bombaci – mi è capitato raramente di conoscere una persona così attaccata ai colori del Bolzano, e, inoltre, estremamente generosa e disponibile. Michele era sempre con noi, al Druso ed in trasferta non faceva mai mancare il sostegno, insieme agli altri componenti del club. Ricordo che si era inventato anche la canzoncina a me dedicata e che i tifosi cantavano dopo ogni mio gol.

Non è azzardato aggiungere che, con la scomparsa di Michele, se ne va un pezzo di quel Bolzano eroico, che aveva provato a tenere alto lo stellone della società in un momento difficile. Ed è proprio in quei momenti – conclude Bombaci – che la presenza così vicina della tifoseria ci aiutò a scendere in campo sempre con il sorriso e con l’obiettivo di far volare in alto il Bolzano. Michele ci mancherai!” E in quello spaccato di Tribuna Isarco che fronteggiava la nobile vetustà della Tribuna Nord (non ancora Zanvettor), Michele Nettuno s’adoperava nell’allestire la coreografia in biancorosso, preoccupandosi anche di sistemare i cartelloni pubblicitari a bordo campo.

“Michele Nettuno è stato uno dei fondatori di “Bolzano biancorossa” che ha rappresentato, alla fine del 1989, il primo ritorno sugli spalti del tifo organizzato. – aggiunge Gian Luca Palmarsan, ex leader della tifoseria ed ex dirigente dell’Ac Bolzano - E’ stato un amico molto stimato, calabrese verace ed orgoglioso delle proprie origini che però si era bolzanizzato fino al midollo. Non faceva mai mancare il proprio sostegno alla squadra, sia in casa che in trasferta.

Di Michele ho un paio di ricordi speciali: il primo risale all’87 durante una trasferta a Borgo Valsugana (in quella stagione il Bolzano avrebbe vinto il campionato di Promozione), di fronte ad un guardalinee che aveva sbagliato un paio di chiamate, Michele gli urlò “guardalinee alza la paletta!”…ecco questa frase rimase, da lì in avanti, impressa nel nostro intercalare. Nel 1993, invece, ricordo una mitica trasferta a Gorizia, eravamo in cinque schiacciati in una piccola macchina, comunque contenti di aver fatto la nostra parte. Di Michele il ricordo nitido è quello della sua insostituibile allegria, la gentilezza, la capacità di stare in gruppo e il fatto di aver avuto sempre il cuore biancorosso”. F.R.













Altre notizie

Attualità