Alto Adige, Piazzi: «Giusto il 7° posto»

Il diesse: «Niente playoff? Ora pensiamo già alla prossima stagione. Ci stiamo guardando in giro»


di Valentino Beccari


BOLZANO. Il delitto perfetto richiede freddezza, precisione, attenzione maniacale ai dettagli, un pizzico di fortuna e magari anche un investigatore distratto. Necessario anche un alibi di ferro. Ecco all’Alto Adige è mancata un po’ di buona sorte per trasformare un ottimo campionato in un torneo perfetto e così i playoff per la serie B sono finiti nel mirino ma al momento di premere il grilletto il bersaglio grosso si è spostato ed è stato mancato. E così l’avventura finisce in un grigio pomeriggio di primavera nel cuore della pianura, dove Radio Padania è più ascolatata di Deejay. Un pareggio con la nobile Cremonese, società con tracce azzurre nel dna, madre calcisitica di un certo Gianluca Vialli e frequentatrice abituale dei salotti bene della serie A e B. L’Alto Adige domenica poteva anche vincere come perdere e in campo ha dato tutto (ma ormai non c’era molto) per portare a casa quella vittoria che però i lombardi hanno sempre tenuto a distanza di sicurezza.

«Nessun rammarico sulla partita di Cremona - afferma Luca Piazzi, direttore sportivo dell’FC - ci abbiamo provato ma non è stato possibile»,

Il settimo posto è quello giusto per l’Alto Adige?

«Ovviamente con il campionato perfetto potevamo anche raggiungere i playoff ma complessivamente non abbiamo recriminazioni. Forse per strada abbiamo perso un paio di punti ma è capitato anche alle altre squadre».

Eppure la sensazione è che nei momenti decisivi sia mancato l’istinto del killer...

«Bisogna considerare anche gli avversari, Non siamo un corazzata e tecnicamente squadre peggio posizionate in classifica in realtà erano superiori a noi. Forse solo col Trapani non siamo riusciti a fare la partita che volevamo ma il campo era in pessime condizioni e molti giocatori non erano al meglio».

Insomma, nessun rimpianto?

«Direi proprio di no. Cosa dovrebbe dire il Trapani che ha buttato via un campionato già vinto oppure il Bassano che è retrocesso con un organico di primo ordine. La prima divisione è un campionato difficile, pieno di insidie. Dobbiamo essere contenti così».

Va bene così allora?

«I playoff sarebbero stati un risultato straordinario ma non dobbiamo dimenticarci del nostro budget e del fatto che ancora non abbiamo strutture ed impianti all’altezza per fare un campionato di serie B».

Un nome che riassuma la stagione positiva?

«Il gruppo, ma è una risposta scontata. e allora dico Iacobucci: un portiere di grand qualità che nel corso della stagione è migliorato moltissimo».

E’ già al lavoro per la prossima stagione. Si riparte da Stroppa?

«Dipenderà dalle offerte che riceverà. Se lo chiameranno club di serie B o A sarà difficile trattenerlo altrimenti credo che resterà con noi».

Lavori in corso per la prossima stagione?

«Ovviamente. Giocatori come Iacobucci e Giannetti aspirano a categorie superiori e inoltre dobbiamo trovare un parco d i 5 - 6 giocatori del 1992- 1993. Per adesso ci guardiamo in giro«.

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