Amaro Sebastiani «Dato tutto, ci manca malizia» 

L’intervista. Il tecnico “scagiona” i suoi e contesta il penalty  «Concesso pochissimo a un avversario che punta alla promozione»



Bolzano. «È una sconfitta che fa male perché è la prima tra le mura amiche». È l’esordio del commento sconsolato di mister Alfredo Sebastiani, uscito dal sintetico bolzanino con il viso contrito ma con le idee abbastanza chiare. «Ritengo che questa sconfitta sia una punizione forse troppo severa, anche se è vero che contro una squadra di qualità come la Clodiense il non riuscire sfruttare le occasioni create ed andare in svantaggio su un’azione abbastanza dubbia, complica decisamente le cose. Per quanto riguarda la nostra prestazione non posso dire niente: i ragazzi si sono impegnati, spingendo sino alla fine. Gli avversari hanno finito in dieci e questo la dice lunga sulla nostra pressione. Ritengo che la mia squadra si sia comportata bene, forse bisognava essere più cattivi verso la fine della gara, quando li avevamo messi in seria difficoltà ma senza concretizzare. Nonostante la bravura della Clodiense, capace di saper nascondere la palla, inizialmente siamo riusciti a creare occasioni importanti ma senza sfruttarle. Questa è una situazione che ci capita e, ovviamente, con il passare delle giornate diventa penalizzante».

In alcuni frangenti la Virtus Bolzano è apparsa fin troppo frenetica, atteggiamento che ha offuscato le idee degli elementi chiave. «Troppa frenesia? È chiaro che i ragazzi in questo momento hanno voglia di fare risultato. A volte quando non sei sereno il tutto si traduce in poca lucidità. Arnaldo Kaptina ha avuto cinque minuti di appannamento, per il resto ha dato il suo contributo per tutta la gara. Può capitare che ci sia un momento di defaillance. Bisogna anche considerare che la nostra squadra è rimasta per un mese e mezzo davanti alla play station perché non ci facevano giocare, adesso facciamo una partita ogni tre giorni. Prima dello stop andavamo come un treno, adesso qualche timore si sta concretizzando. Diciamo anche che è un momento in cui ci gira tutto storto». Il gol che ha deciso la gara è stato il calcio di rigore concesso per fallo di Vitiello. Nulla da dire? «Sulla palla di Vitiello nove volte su dieci gli arbitri fischiano il fallo in attacco. Forse il ragazzo avrebbe dovuto andare deciso di pugno. Nell’azione decisiva l’arbitro ha visto un fallo sull’attaccante, al contrario io ho visto un fallo sul portiere. Mair? Non è neanche facile esprimersi subito al meglio perché ci sono ragazzi che hanno uno scarso minutaggio e che stanno pagando un gap importante. A fine gara ho visto una squadra, la mia, addolorata per avere perso una gara dopo aver dato il massimo. Ricordo che avevamo di fronte la Clodiense che punta a vincere il campionato. Non siamo riusciti a fargli male… anche se bisogna dire che loro hanno mantenuto la porta involata più sui nostri demeriti che sui loro meriti». Su cosa bisogna lavorare? «C’è un lavoro di squadra da fare - conclude Sebastiani - sinceramente contro una squadra forte in tutti i reparti abbiamo concesso solo qualche ripartenza. Per il resto non penso che i nostri avversari ci abbiano dominato. Di sicuro dobbiamo ritrovare la nostra serenità, maggiore calma e tornare a proporre quel gioco fatto di velocità e grinta che di solito sappiamo offrire. Il nostro difetto? Forse non siamo troppo smaliziati». F.R.















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