Atletica: nove bolzanini domano i «Templari»

Un gruppo di atleti altoatesini alla massacrante ultramaratona francese



BOLZANO. C'era anche una folta rappresentanza altoatesina alla "Grande Corsa dei Templari", la gara di trial running più massacrante e importante d'Europa giunta alla sedicesima edizione svoltasi recentemente in Francia. Ben 2600 sono stati i partecipanti che hanno sfidato per tutta la durata una pioggia battente. "Les Templiers", prova di 70 chilometri con dislivello positivo di 3500 metri.
La gara si è svolta quasi interamente su superfici naturali tranne qualche attraversamento di centri abitati. Il paesaggio che si poneva agli occhi dell'atleta era unico, il fondo estremamente vario, camminamenti rurali, sentieri di montagna rocciosi, piste forestali immerse nei boschi, discese pericolose attrezzate con corde fisse. Tutto questo ed altro hanno dovuto affrontare i nove portacolori dell'As Dribbling di Bolzano, Luciano Abram, Giovanni Barborini, Mario Battisti, Stefano Binelli, Enio Frusca, Claudio Grimaldi, Mario Meloni, Massimo Ribetto ed Alessandro Serena.
La partenza è stata data poco dopo le ore 6 del mattino quindi con una prima parte di gara al buio. Al gruppo dei bolzanini si sono aggregati anche due trentini Enzo Bacca, che si è imposto in 9 ore 26', e Diego Melchiori giunto secondo. La classifica ha visto al terzo posto Mario Battisti e a seguire Grimaldi, Abram, Binelli, Serena, Frusca, Barborini e Ribetto.
«Uno degli aspetti più caratteristici della corsa dei Templari è sicuramente la partenza che viene data alle ore 6,15.
Tutta la popolazione di Millau (località della Provenza dove sorge il ponte veicolare più alto del mondo, ndr) si riversa in strada illuminando la strada con le torce a fuoco con in sottofondo la musica dei templari».
Lo racconta Enio Frusca, "veterano" del gruppo con alle spalle già tre edizione dei "Templari" e diverse ultramaratone. «Ognuno di noi ha corso almeno un'ora e quindici minuti con la torcia frontale. Il percorso sale subito in montagna. Emozionante è vedere, dopo aver scollinato il primo dosso, una fila interminabile di lucette. Bisogna pensare che erano ben 2600 i partenti. E' stata una gara resa difficile anche dal meteo infernale. Nel pomeriggio nei tratti in discesa molti sono caduti. Bisognava aggrapparsi ai rami per non rischiare di farsi male. Posso dire che tutti i membri del nostro gruppo sono riusciti a rientrare nel tempo massimo che erano tredici ore e mezzo - racconta Frusca che si considera il "papà" del gruppo dei bolzanini tutti tesserati per l'As Dribbling di Bolzano -. Durante la gara erano anche previsti dei cancelli di controllo. Il primo era posto al 23º km e bisognava transitare entro le tre ore e mezzo, il secondo al 37º da passare entro le ore 13, il terzo, al 64º, entro le 17,30. Quest'ultimo tratto di 17 km era estremamente difficile. I tempi di percorrenza erano tra le tre ore e trenta e le quattro e trenta». (mar)













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