Cologna oro elvetico ma “made in Italy” 

È nato al confine, papà Remo è noneso e mamma Christine  di Stelvio. Il vincitore della 15 tl di fondo gareggiava in Alto Adige



PYEONGCHANG . C'è anche un pizzico di Italia nel nuovo record dello sci di fondo alle Olimpiadi: a realizzarlo è stato l'italo-svizzero Dario Cologna, 32 anni tra pochi giorni, che è il primo fondista a vincere in tre Giochi olimpici consecutivi la 15 chilometri a tecnica libera di sci nordico. Alle medaglie d'oro di Vancouver e Sochi ha aggiunto quella conquistata all'Alpensia Cross Country centre di Pyeongchang dove al traguardo ha preceduto di 18 secondi il norvegese Simen Krueger e di 23 secondi il russo senza bandiera Denis Spitsov.

Nato a Santa Maria Val Mustair, nella Bassa Engadina, frazione di 346 abitanti che dista una manciata di chilometri dal confine, Dario Cologna ha profondi legami con l'Italia. A partire dai genitori, Remo della Val di Non e Christine di Stelvio. Appassionato fin da piccolo di sport, ha iniziato con lo sci alpino per poi passare al calcio, giocando con la maglia del Tubre, piccolo comune della Val Monastero. Poi è stata la volta della mountain bike in Val Venosta, prima di dedicarsi al fondo, vincendo le prime gare proprio in Alto Adige. Da lassù, ai piedi dell'Ortles, è partita una carriera folgorante che ha portato Cologna a collezionare vittorie e record. Il suo palmares parla chiaro: quattro medaglie d'oro olimpiche (tre nella 15 km e una nell'inseguimento), un titolo mondiale, quattro Coppe del Mondo e quattro Tour de ski.

«È sempre un duro lavoro restare al top - ha detto - e vincere in tre Olimpiadi consecutive non è male. È bello essere di nuovo in cima. Oggi è stata una gara perfetta. Ho iniziato molto velocemente, ho capito quasi subito che potevo arrivare a medaglia e quando il vantaggio era di 20 secondi ho capito che potevo vincere».













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