Alpe cermis. La Final Climb è massacrante. La Final Climb è impossibile. Affrontarla dopo sette giorni di gara potrebbe essere un’impresa titanica. Ebbene tutto da rifare, altrimenti dopo la Final Climb chi si metterebbe a ballare la lap dance? Gara femminile, le ragazze arrivano stremate, si buttano a terra, poi riprendono fiato e infine salgono sul podio. Il producer lancia “Celebration” dei Kool & the Gang, la tuta rossa di Yulia Stupak comincia a vibrare, lei balla, ride, salta. E la Diggins sul gradino più alto? Balla, balla anche lei.

Teatrino davvero simpatico, la Stupak esagera, si gira e mostra il lato B, con sinuosi movimenti. Non c’è pubblico ma tutti i presenti, tecnici, volontari, entourage applaudono e loro continuano. Ebba Andersson, prima al traguardo ma solo terza nel Tour, non collabora. È fredda, seria, neppure sorride. Ma la russa e l’americana continuano a divertire. E allora la Final Climb non è proprio così terribile. Niente guerra fredda per le due, il freddo c’era sul Cermis ma lo spettacolo delle due gare ha scaldato l’ambiente.

Anche Federico Pellegrino negli anni scorsi aveva abbandonato il Tour prima della Final Climb. Troppo dura per uno sprinter. Ieri ci ha provato, ed erano in molti a non crederlo. Non è salito a tutta, ma alla fine si è piazzato 16° di giornata, davanti a quel Dario Cologna che è il vero re del Tour, quattro vittorie (papà noneso, mamma venostana e lui vessillo della nazionale svizzera). Appena tagliato il traguardo “Chicco” ha regalato una delle sue solite mimiche, come dire ‘tutto qui?’ E infatti nelle interviste dirà poi che se l’aspettava davvero più tosta, invece è fattibile e anzi in futuro potrebbe affrontarla con maggior vigore. De Fabiani non concorda, questo non è sci di fondo secondo lui. Le due anime migliori del nostro fondo stridono tra loro, ma la salita del Cermis rimane sempre spettacolare.