Fiorentina-Juventus una sfida, tanti veleni

Protezione speciale per Conte: i tifosi viola non lo vogliono allo stadio Sulla partita pesano le polemiche Della Valle-Fiat e il caso Berbatov



FIRENZE. Turno infrasettimanale domani in serie A, preceduto dall’anticipo di questa sera tra Fiorentina e Juventus. Un match in grado di stabilire se i campioni d’Italia sono in grado di dominare anche questa stagione. Ma soprattutto qualcosa di più di una partita di calcio, specie fuori dal campo.

Da Baggio a Berbatov, dallo scudetto conteso del 1982 alle liti a mezzo stampa fra i Della Valle e la famiglia Agnelli-Elkann, fino al caso Conte: Fiorentina-Juventus, in programma stasera, è una classica del calcio italiano anche per il suo contorno di rivalità, polemiche e sgarbi incrociati. Come l’inserimento dei bianconeri nella trattativa che stava portando a Firenze l’attaccante Dimitar Berbatov nell’ultima sessione di calciomercato. Già in volo per Firenze dove era atteso per le visite mediche, il bulgaro per qualche ora è stato vicino alla Juve prima di firmare con gli inglesi del Fulham. Un giallo che, unito ai tentativi bianconeri di acquistare Stevan Jovetic, ha riacceso l’astio fra le due tifoserie. E ha ricordato vecchie storie di mercato. Nel 1990, pochi giorni dopo aver battuto la Fiorentina in finale di Coppa Uefa tra le polemiche per l’arbitraggio, la Juventus ufficializzò l’acquisto del campione viola Roberto Baggio. Un affare che scatenò incidenti in città.

Oggi tiene banco il caso del mister juventino Antonio Conte, squalificato per Calciopoli: il presidente del Centro di coordinamento dei viola club, Filippo Pucci, ha inviato nei giorni scorsi una lettera al presidente Figc Giancarlo Abete chiedendo che l’allenatore squalificato non entri negli stadi. E in questi giorni sui siti Internet c’è chi ricorda che l’antipatia per Conte avrebbe una data di nascita: il 25 aprile 1999, quando il tecnico, all’epoca giocatore bianconero, a Torino segnò il gol vincente di Juventus-Fiorentina, e alzò la bandierina al cielo quasi a voler sbeffeggiare il bomber viola Gabriel Batistuta che festeggiava così i suoi gol. Invece, come allenatore juventino, Conte è stato anche oggetto della goliardia viola quando i tifosi, il 17 marzo scorso, hanno salutato la sua “prima” al Franchi indossando una parrucca. Presa in giro vendicata sul campo dai bianconeri, vittoriosi per 5-0.

Conte, squalificato, oggi potrebbe assistere alla partita dalla tribuna d’onore o da una postazione televisiva ma per il suo sostituto Massimo Carrera potrebbe anche non venire a Firenze, dove il clima si è scaldato molto. Il caso Berbatov con le accuse di Andrea Della Valle alla società bianconera di interferenza «vergognosa e dilettantesca», e gli ultimi attacchi di Diego Della Valle ai vertici della Fiat, John Elkann e Sergio Marchionne, hanno caricato a mille i tifosi gigliati: al Franchi c’è il tutto esaurito da giorni. Intanto sono circa duemila i supporter bianconeri attesi a Firenze. La questura fiorentina ha chiesto rinforzi al ministero per intensificare i servizi di sorveglianza fuori e dentro lo stadio e sta predisponendo le misure necessarie a ospitare Conte nel caso dovesse decidere di vedersi la partita dalla tribuna d’onore.













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