Fisch c’è, l’Alto Adige meno

Salò. Due punti persi? Probabilmente si, perché l’Alto Adige Südtirol visto all’opera contro il Gubbio non è stato il solito Alto Adige, sia sotto il profilo dell’atteggiamento che anche dell’intensit...


Filippo Rosace


Salò. Due punti persi? Probabilmente si, perché l’Alto Adige Südtirol visto all’opera contro il Gubbio non è stato il solito Alto Adige, sia sotto il profilo dell’atteggiamento che anche dell’intensità di gioco. Due piccole pecche (chiamiamole così…) che hanno contribuito ad esaltare l’atteggiamento del Gubbio, penultimo in classifica ed a corto di rinforzi. Il pareggio finale (1-1) può considerarsi un risultato giusto ma che invita a fare le inevitabili riflessioni nello spogliatoio biancorosso.

Mister Vecchi srotola sul prato del “Turina” la formazione tipo, con Greco a dettare i tempi (già nella fase del riscaldamento), il confermato Curto nel cuore della linea difensiva, e il rientro da titolare di Beccaro a sostenere le offensive della coppia Fischnaller-Rover. L’Alto Adige piazza subito il quartier generale nella metà campo eugubina, ed al 3’ Fabbri prova un tiro cross che finisce lontano dallo specchio dell’ex Cucchietti. Il Gubbio, in ogni caso, prova a liberarsi della morsa biancorossa e lentamente comincia ad alzare il baricentro. All’11 Beccaro scivola lungo la fascia, detta per Rover che, però, non riesce a chiudere la “geometria” lasciando Fischnaller sconsolato nel centro dell’area eugubina. Al 13’ il Gubbio prova a forzare con il velleitario tiro dai 30 metri di Pasquato che finisce sul fondo. I rossoblù umbri si dimostrano aggressivi, e riescono ad imbrigliare le iniziative degli altoatesini, tenendoli lontani dalla propria trequarti grazie alla mobilità di Pasquato e del lituano Megelaitis. Al 23’ ci vuole la bravura di Poluzzi a rintuzzare il tiro pericoloso scagliato da De Silvestro. Balla la retroguardia altoatesina due minuti dopo sull’asse Pasquato-De Silvestro-Pellegrini ed il tiro di quest’ultimo e spazzato da Vinetot nel cuore dell’area biancorossa. Al 27’ l’Alto Adige gioca sulla ripartenza di Casiraghi che lancia la profondità di Rover ma Cucchietti legge ben il tempo ed esce a sventare fuori dalla propria area di rigore. Al 34’ Rover prova l’imbucata per Tait che, però, parte un istante in ritardo e non riesce a gestire la possibile opportunità. Al 43’ l’Alto Adige sblocca improvvisamente la gara: l’azione parte dalla battuta d’angolo di Casiraghi, palla che spiove a centro area dove c’è la spizzata di testa di Fischnaller che non lascia scampo a Cucchietti.

Si va negli spogliatoi dove, evidentemente, mister Vecchi striglia i suoi pretendendo maggiore personalità. Così accade che l’Alto Adige torna in campo esibendo maggiore carattere ed al 4’, è ancora Fischnaller, servito da Beccaro, ad insidiare Cucchietti con un tiro a botta sicura che l’estremo rintuzza in angolo. Al 17’ Tait ha una buona chance: riceve palla nella zona sanguigna del Gubbio, si gira ma Cucchietti difende bene lo specchio e devia con i piedi. Il Gubbio non sta certamente a guardare e prova a ribattere colpo su colpo, sostenuto dalla verve di Megelaitis. Iniziative che vengono premiate al 33’ quando, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Pasquato, svetta Signorini rubando il tempo alla retroguardia biancorossa, e di testa insacca alle spalle di Poluzzi.

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