HOCKEY»ADOLF INSAM NUOVO COACH DEL MILANO

BOLZANO. Vince il Val Pusteria, ma lascia per strada un punto, vince il Bolzano e vince il Renon. In vetta cambia “solo” la terza forza del campionato, ma la notizia del giorno arriva da Milano:...


di Michele Bolognini


BOLZANO. Vince il Val Pusteria, ma lascia per strada un punto, vince il Bolzano e vince il Renon. In vetta cambia “solo” la terza forza del campionato, ma la notizia del giorno arriva da Milano: sotto l’albero di Natale, infatti, i rossoblu trovano un nuovo allenatore. Si tratta di Adolf Insam, che dopo il biennio biancorosso torna nel capoluogo lombardo (esordio domani sera) per rilevare l’esonerato Massimo Da Rin.

Ma torniamo a bomba: tutto facile, facilissimo per il Bolzano. Nonostante le assenze di Walcher, Oberdörfer e Ambrosi (botta all’anca), i Foxes passeggiano sul ghiaccio di un Pontebba alle prese anche con una mini-contestazione interna. Nel riscaldamento pre-partita, infatti, i giocatori di casa scendono in pista con le maglie “girate” per protestare contro quelle che vengono definite “promesse non mantenute da parte della società”. In pista il dominio biancorosso è quasi imbarazzante: si gioca praticamente a porta unica, Duba è occupato solo da un paio di tentativi di Sachl, mentre dall’altra parte una doppietta di Gander e un tiro di Borgatello “sporcato” da McCutcheon scavano il primo importante solco. I friulani hanno una reazione d’orgoglio nella seconda frazione, complica un Bolzano troppo lezioso: Urquart accorcia le distanze in power-play, ma l’uno-due firmato da Fabris (primo gol stagionale) e Insam nel giro di 21 secondi rimette le cose a posto per i biancorossi. Negli ultimi 20 minuti, che si giocano giusto per onor di firma, arrivano le ulteriori marcature di Insam e McCutcheon.

Match molto più intenso e avvincente a Brunico: Val Pusteria ancora senza Cullen (in recupero), nel Valpellice out Baier e Dupont. Prima frazione con l’ex di turno Rob Sirianni che apre una sfida tutta personale con il goalie di casa Jean Sebastian Aubin, il quale chiude splendidamente in due occasioni. I lupi, però, con il passare dei minuti piantano le tende in zona d’attacco e premono con costanza: Kavanagh centra un palo clamoroso, dalla parte opposta Ihnacak fa “suonare” la traversa, ma l’assedio dei padroni di casa viene finalmente concretizzato dalla fuga di Iannone con l’uomo in meno per il meritato vantaggio. I piemontesi, però, non mollano, restano aggrappati con le unghie e i denti alla partita, e trovano il pareggio con Tomko a metà terzo tempo: l’1-1 scatena il nervosismo (10 minuti per Intranuovo), e il match scivola all’overtime e ai rigori tra mille emozioni: decide il penalty di Bona. Al Fassa non basta l’esordio del neo-acquisto O’Marra e il recupero degli infortunati: rispetto alle ultime deprimenti uscite la formazione ladina è molto più pronta, reattiva, pimpante, ma di fronte c’è un Renon che non perdona.

Nonostante il forfait di Jacina (tre giornate di squalifica), i Rittner Buam tengono il passo del duo di testa: il match s’infiamma a metà del secondo tempo con il botta e risposta Tudin-Turon, inframezzato da un doppio palo di Sindel e Margoni, ma dopo neanche 5 minuti è Perna a riportare gli ospiti in avanti. Il Fassa ci mette il cuore, ma a tradirlo è la concentrazione: con l’uomo in più sul ghiaccio, infatti, i padroni di casa si fanno beffare da Gruber, il cui gol fa scorrere di fatto i titoli di coda sul match. Tiene il ritmo delle battistrada l’Alleghe, che manda al tappeto un Milano guidato dal traghettatore De Zordo.













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