Il Futsal Atesina accetterà la retrocessione d’ufficio

Bolzano. In attesa dei verdetti su classifiche, promozioni e retrocessioni, il Futsal Atesina, che al momento dello stop dei campionati occupava l’ultima posizione nel girone B della serie B assieme...



Bolzano. In attesa dei verdetti su classifiche, promozioni e retrocessioni, il Futsal Atesina, che al momento dello stop dei campionati occupava l’ultima posizione nel girone B della serie B assieme al Palmanova con gli scontri diretti a sfavore (al termine della regular season le ultime due della classe si sarebbero giocate la salvezza in uno spareggio), ha preso la sua decisione. E lo ha fatto nella giornata di ieri, rilasciando sulla propria pagina Facebook un comunicato stampa. La società guidata dal presidente Christian Rossi ha comunicato che accetterà un’eventuale retrocessione d’ufficio per ripartire a lavorare a livello regionale dopo due stagioni passate in campo nazionale. In un momento così difficile, sostenere un altro anno in serie B sarebbe stato molto complicato per il club nato dalla fusione tra Bassa Atesina e Futsal Bolzano e subito vincitore della C1 nella stagione 2017/2018.

«Abbiamo atteso a lungo una decisione federale in merito - comunica la società del presidente Rossi attraverso una nota ufficiale pubblicata ieri -. A seguito dell'ennesimo rinvio, forse comprensibile per la delicatezza delle questioni in gioco ma in contrasto con le esigenze di programmazione di un club, abbiamo deciso di anticipare i tempi, riprendendo in mano le sorti del nostro destino. Premesso che, allo stato, non è detto che lo sport indoor possa ripartire, svolgendosi in strutture scolastiche, va aggiunto che i protocolli da seguire per la ripresa, pubblicati ieri, sono impraticabili per qualsiasi società dilettantistica. Quindi, pur essendo passato, almeno per il momento, il peggio dal punto di vista sanitario, lo scenario che ci si prospetta rimane assolutamente oscuro. Una sola certezza abbiamo al momento: le conseguenze economiche devastanti che hanno colpito le attività produttive e gli sponsor, insieme all'assoluta improbabilità di poter contare sugli eventi, divenuti nel tempo il nostro marchio di fabbrica e su cui poggia in gran parte il nostro equilibrio finanziario, ci impediscono di reggere la categoria nazionale con la Prima Squadra. Sono le scelte che facciamo quando arriviamo davanti ad un bivio a definire chi siamo. Ebbene, abbiamo il dovere morale di perseguire progetti sportivi che siano seri, credibili e soprattutto sostenibili. Futsal Atesina, dunque, lavorerà per ripartire dalla serie regionale o, comunque, accetterà la retrocessione d'ufficio come proposta dalla Lega Nazionale Dilettanti, senza ricorsi e senza domande di ripescaggio. Si torna indietro oggi per prendere la rincorsa e rilanciarsi avanti; si scende per ricompattarci e vincere. Forza Futsal Atesina!».

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