EBEL

Il momento più nero dell'HC Bolzano in Ebel

Adesso o mai più. I Foxes chiamati a vincere domani, giovedì 8 febbraio, a Graz per sperare di accedere ai playoff


di Valentino Beccari


BOLZANO. Dentro o fuori. La formula del Qualifcation Round non è quella dell’eliminazione diretta ma è la narrazione dell’avvio di questa fase a condannare il Bolzano a vincere domani a Graz se vuole conservare delle chance di accesso ai playoff. In caso contrario scorrerebbero i titoli di coda su una stagione tormentata, iniziata nel modo migliore con il “creativo” patròn Knoll, tradizionalmente geniale ma improvvisatore che a luglio aveva praticamente allestito la squadra, chiusi i contratti con gli spnnsor e avviata la campagna abbonamenti.

Ma è proprio in fase di progetto che c’è stata la madre di tutti gli errori, ovvero l’ingaggio di coach Pat Curcio, persona perbene, tecnico di buone letture e buone maniere ma probabilmente ancora un po’ acerbo per il palcoscenico della Ebel.

Certo, il cambio in corsa si è rivelato decisivo e coach Suikkanen ha trasformato la squadra riuscendo nell’impresa di far giocare alla scandinava una formazione imbottita di americani e canadesi con inglese e francese lingue ufficiali.

Con l’allenatore finlandese il Bolzano ha trovato una sua identità di gioco con un marchio di fabbrica tattico e variazioni sul tema soprattutto nel power play, tradizionali acque non territoriali per la squadra biancorossa. E grazie alla cura Suikkanen il Bolzano ha effettuato un rimonta incredibile passando dall’ultimo posto al pass per i palyoff conteso fino al suono della sirena.

Poi però c’è stata una partenza disastrosa nel Qualification Round perchè nella tabella di marcia erano previsti 6 punti contro Fehervar e Znojmo e invece la borsa della spesa è rimasta vuota.

A onor del vero contro i magiari anche la fortuna ha voltato le spalle al Bolzano perchè alla “prima” al Palaonda se fosse finita 7 a 1 nessuno avrebbe avuto niente da ridire.

Contro lo Znojmo invece un passo indietro anche sotto il profilo del gioco. Anche perchè le avversarie hanno capito che il Bolzano si batte sul piano fisico, mettendo chili e centimetri sul ghiaccio, trasformandolo in ring e indossando i guantoni. I giocatori biancorossi, soprattutto in difesa, stanno alla larga dagli angoli, lontani dalle mischie e non a caso il migliore dei nostri difensori è ancora Alex Egger che non è certo un teen-ager. In attacco poi solo Halmo si mette davanti alla porta mentre gli altri si muovono con una certa circospezione. Bisogna poi alzare la voce nella stanza dei bottoni perchè contro il Fehervar al Bolzano è stato annullato un gol regolare dopo aver visionato le immagini in tv. Domani a Graz il Bolzano può raddrizzare la situazione con i pattini, la stecca ma soprattutto con il cuore, il carattere e la cattiveria perchè l’hockey non è affare tra gentiluomini.

 













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