Il “negazionista” Gobert gioca e vince
Roma. Due sole partite e grande spettacolo alla ripresa ufficiale del campionato Nba, segnato anche dal gesto contro il razzismo che ha accomunato giocatori allenatori e arbitri, tutti in ginocchio...
Roma. Due sole partite e grande spettacolo alla ripresa ufficiale del campionato Nba, segnato anche dal gesto contro il razzismo che ha accomunato giocatori allenatori e arbitri, tutti in ginocchio durante l’esecuzione dell’inno americano, e con la scritta “black lives matter” in bella evidenza sul parquet.
Dopo oltre quattro mesi di stop per la pandemia, il grande basket americano è tornato e non ha deluso le attese degli appassionati, costretti però a seguire le partite in tv. Nella cosiddetta “bolla” di Disney World, con mille precauzioni anti-Covid, dove proseguirà a porte chiuse questa fase finale della stagione 2020, i Los Angeles Lakers hanno vinto per 103-101 la prima sfida stellare con i Los Angels Clippers. Una gara che era più di un semplice derby, perché le due formazioni californiane hanno dominato nel ruolo di prima e seconda la stagione fino allo stop di marzo. Hanno prevalso i Lakers, forti soprattutto del duo in attacco formato da Lebron James (16 punti e 11 rimbalzi) e Anthony Davis, quest’ultimo autore di 34 punti. Sul fronte rivale buone prestazioni di Kawhi Leonard e Paul George, per loro 28 e 30 punti di score personale.
Se il derby di Los Angeles era la partita più importante e attesa, la prima gara vera e propria che ha segnato il ritorno del grande baste americano ha visto di fronte Utah Jazz e i New Orleans Pelicans di Nicolò Melli. Anche in questo caso, spettacolo e tanti punti, è finita 106-104 a favore di Utah Jazz, con la rimonta che porta il sigillo di Rudy Gobert, che all’inizio della pandemia era passato alle cronache per un gesto sbruffone: credendosi immune al Covid, aveva toccato tutti i microfoni in conferenza stampa, ridendo della possibilità di contagio. Invece fu il primo della Nba a prendersi il Coronavirus, cosa che provocò lo stop del campionato. Nella notte tra giovedì e venerdì, nella prima gara in calendario, Gobert ha segnato il primo canestro, ma anche gli ultimi due tiri liberi a un niente dalla sirena, che hanno consentito a Utah Jazz di piegare per 106-104 i New Orleans Pelicans di Nicolò Melli. L’azzurro è stato in campo per un quarto d’ora, senza andare a segno.