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Il Südtirol al lavoro per allestire la squadra: «Obiettivo 18-20 pedine»

Le mosse del Ds Paolo Bravo che punta a confermare sia Fiordilino che Celli. Ecco chi parte e chi è “nel mirino” dei biancorossi


Filippo Rosace


BOLZANO. «L’obiettivo è quello di consegnare a mister Bisoli una formazione di almeno 18-20 elementi». A nove giorni dal raduno, il messaggio di Paolo Bravo risuona nell’ambiente di Maso Ronco come una rassicurazione. Il direttore sportivo è impegnato nel lavoro di costruzione del nuovo scacchiere biancorosso, puntando a completare il roster con una dozzina di nuovi ingressi. Per il dirigente dell’Fc Südtirol il lavoro di certo non manca, e dopo gli annunci ufficiali, sul proscenio si odono i “sussurri” dettati dalle trattive in corso di definizione.

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Il Ds Bravo punta a chiudere l’argomento prestiti, partendo dalla possibilità di confermare nel roster della prossima stagione la presenza di Luca Fiordilino e quella di Alessandro Celli. Per il centrocampista palermitano pare ci siano nuovi risvolti. Prelevato in prestito dal Venezia, il Südtirol non sembrava orientato a esercitare il diritto di riscatto. Nelle ultime ore, invece, la situazione sembrerebbe mutata a favore del “ritorno” a Maso Ronco del ventiseienne interlocutore della mediana. Per quanto riguarda Alessandro Celli il ritorno in maglia biancorossa è più di un sussurro. Il terzino sinistro, di proprietà della Ternana, si è rivelato uno dei maggiori protagonisti della passata stagione. Presupposto che ha spinto la società biancorossa ad argomentare la proposta al club delle Fere, ottenendo un via libera.

E quello di Alessandro Celli non dovrebbe essere l’unico arrivo dal club rossoverde. Nel mirino di Paolo Bravo ci sono anche i profili del centrocampista Francesco Di Tacchio e del terzino destro Luca Ghiringhelli. Il trentatreenne Francesco di Tacchio è un profilo che conosce bene la categoria, avendola praticata con le maglie di Pisa, Avellino, Salernitana e Ternana. Nell’album di Di Tacchio ci sono anche diciotto presenze nella massima serie con la maglia della Salernitana (stagione ’21-’22). Centoquarantasette sono, invece, le presenze in serie B del difensore Luca Ghiringhelli. Il trentunenne pavese ha giostrato in cadetteria nei reparti di Novara, Juve Stabia, Cittadella e Ternana. Ad arricchire il parterre dei possibili arrivi c’è anche quello dell’attaccante siciliano Emanuele Pecorino, 21 anni e di proprietà della Juventus.

Tra i 18-20 elementi che Bravo intende consegnare all’allenatore Pierpaolo Bisoli prima dell’inizio del ritiro in Val Ridanna, non dovrebbero far parte alcuni profili. Al netto dei prestiti che ritornano al mittente, i nomi certi sono quelli di Nicholas Siega, Filippo Berra, Shaka Mawuli, Andrea Schiavone e Mirko Carretta. Il centrocampista ghanese finirà all’Arezzo, ma per gli altri, al momento, Paolo Bravo attende le necessarie telefonate. È ancora presto per dirlo, ma ci potrebbe essere il rischio che qualcuno dei profili rimanga in “dote” sino al prossimo mercato di gennaio.

Tra i partenti ci sono anche i profili attenzionati dalle altre squadre. Nonostante il prolungamento del contratto, tra i giocatori in uscita c’è quello di Filippo De Col. Il “jolly” agordino non rientra tra i desiderata, per cui per il trasferimento in altra sede è solo una questione di tempo e... di interesse economico. Giovanni Zaro, invece, il prolungamento non lo ha firmato per cui è palese la decisione del difensore centrale di sfruttare altre opportunità, magari in massima serie. Il Ds Paolo Bravo non si sbilancia, ma i rumors spiegano che qualche richiesta è arrivata sul suo tavolo, da parte di club che vorrebbero puntare sul ragazzo abile in difesa e con il pallino del gol. Bravo, però, non farà sconti e pretende di monetizzare l’eventuale cessione, inserendo tanti euro nelle casse societarie.

Il discorso riguarda anche Marco Curto. In questo caso però potrebbero intervenire ragioni di opportunità tecnica. Dare il via libera agli eventuali trasferimenti di due colonne titolari del reparto difensivo della passata stagione, potrebbe rivelarsi una scelta azzardata in termini di strategia. Certo, nulla sarà impossibile davanti a offerte economicamente cospicue, ma bisogna anche valutare il cosiddetto “rischio aziendale”.

L’ultimo argomento riguarda la possibile partenza di Matteo Rover. «Il ragazzo meriterebbe di giocarsi una chance in serie A». Paolo Bravo è indirizzato sulla strada dell’ulteriore valorizzazione del ragazzo che, nelle stagioni vissute al Südtirol, ha evidenziato un crescendo in termini di personalità e qualità tecnica.

Rover merita il salto in avanti ma bisogna guardare anche al Südtirol, che non dovrà compiere un “salto indietro” in quella zona di campo.

Scommessa per scommessa, quella di Rover è già una certezza. Al cambio non bisogna rimetterci.

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