L’Islanda la vigilia la passa in famiglia 

Oggi la sfida con la Nigeria e ieri il ct ha dato mezza giornata libera ai giocatori



VOLGOGRAD (Russia). Sabato hanno sorpreso Messi e compagni, ieri il resto del mondo, visto che il ct dell'Islanda, Heimir Hallgrimsson, ha concesso ai suoi ragazzi mezza giornata libera da trascorrere con mogli e famiglie. Non sarebbe così particolare, la decisione, se non fosse che oggi i calciatori devono giocare... Lo ha annunciato lo stesso tecnico in conferenza stampa, ieri alla vigilia del delicato match contro la Nigeria (sconfitta dalla Croazia all'esordio): «È una bella opportunità per tutti - ha fatto sapere Hallgrimsson -. Dopo pranzo e fino a cena, mogli, padri e fratelli e chiunque altro ancora, potrà venire a trovarci. Spero avrà un buon effetto sui giocatori. Visto che i ragazzi sono in gruppo e da così tanto tempo, è bello che possano incontrare le loro famiglie», ha spiegato il ct che oggi a Volgograd spera di uguagliare il record del Ghana, ultima nazionale esordiente negli ultimi 20 anni ad aver ottenuto quattro punti dopo due partite ai Mondiali.

Hallgrimsson però non si fida, nonostante l'ottimo esordio dei suoi contro l'Argentina: «Sappiamo bene quanto è forte la Nigeria, ha grandi individualità - chiarisce il tecnico - ha giocatori veloci e molto bravi nelle ripartenze e poi sono anche migliorati molto dal punto di vista tattico, visto che tanti loro giocatori militano in Premier, Liga e Serie A, nei maggiori campionati d'Europa».

Di contro, l'Islanda metterà in campo la sua fisicità, il pressing e la grande unità di squadra, «la qualità principale dei miei - dice orgoglioso il ct - che ci permette di ottenere risultati migliori di quello che potremmo sommando le qualità individuali». Ma anche qualità umane, visto il beau geste degli islandesi nei confronti del portiere nigeriano Carl Ikeme, non convocato per il Mondiale perchè alle prese con una partita ben più difficile (leucemia). «È un gesto che arriva dalla squadra e ovviamente da Bodvarsson che era suo compagno al Wolverhampton - ha spiegato il capitano Aron Gunnarsson -. Tutti noi gli auguriamo il meglio e vogliamo semplicemente dimostrare che il calcio è una grande famiglia».















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