Malagò: «L’Italia è donna Positivo il nostro bilancio» 

Il presidente del Coni elogia il comportamento della spedizione azzurra Carolina Kostner sarà la nostra portabandiera alla cerimonia di chiusura


di Marco Marangoni


PYEONGCHANG. «Questi Giochi sono stati una bella storia. Grazie ad Arianna Fontana che mi ha regalato la gioia del primo oro da presidente del Coni, la ricorderò per sempre. Abbiamo offerto una grande immagine di prestigio, di credibilità e di stile. Abbiamo aumentato del 25 per cento il bilancio rispetto a Sochi. Il voto della nostra Olimpiade è 7». Sono le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò nella conferenza stampa di chiusura tenutasi nella splendida cornice di Casa Italia ricavata in quello che è lo scorcio più bello di PyeongChang.

Il numero uno dello sport italiano, oltre al bilancio e ai numeri, nell’occasione ha anche annunciato che l’alfiere azzurro all’odierna cerimonia di chiusura sarà Carolina Kostner (era stata portabandiera all’apertura a Torino 2006).

Nel parlare delle medaglie vinte il presidente del Coni ha fatto i «complimenti alla Lombardia che mai aveva vinto tre ori in una stessa edizione e che ora sale al secondo posto come numero di medaglie d’oro (10) alle spalle dell’Alto Adige (14)».

«C’erano tante aspettative, avevamo una squadra forte ma ogni volta ti devi rimettere in discussione. Ho detto che mi aspettavo di andare in doppia cifra. Peccato che ci fosse qualcuno che andasse contro. Dico, non andate contro il vostro Paese, è inelegante, è brutto, io lo trovo di uno squallore terribile».

Poi Malagò si è soffermato su due risultati della penultima giornata. «Quest’ultimo giorno (riferendosi a ieri, ndr) mi ha amareggiato più di tutti. A prescindere che niente è scontato e nessuna medaglia era sicura, penso alla gara di Fischnaller nello snowboard e alle anomalie sia del calendario sia della dinamica della gara e delle piste. Poi penso a Francesca Lollobrigida e mi dispiace da morire anche per lei, anche se sono convinto che il futuro sarà suo. Mi dispiace per Armin Zöggeler che non è entrato a far parte del CIO e ho già saputo che la nomina dell’Esecutivo sarà a favore di una cinese».

Facendo riferimento al passato il numero uno dello sport italiano ha affermato che quella di PyeongChang è la quinta miglior Olimpiade di sempre per l’Italia dopo Lillehammer, Albertville, Salt Lake City e Torino.

«Tra quattro anni a Pechino non so chi ci sarà al nostro posto, dovremmo partire da questi numeri e fare meglio, toccando almeno 13 medaglie. Non abbiamo mai avuto medagliati così giovani negli ultimi 30 anni (26,30 anni la media). E’ anche la prima volta nella storia che gli ori sono tutti femminili – ha detto orgoglioso il presidente del Coni -. E’ vero è stata un’Olimpiade al femminile, però bisogna anche notare che l’età media delle atlete donne a questa edizione è stata la più alta degli ultimi 30 anni, mentre quella degli uomini è stata la più bassa degli ultimi 15 anni».













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