Milan, contenti e Allegri Il tecnico resta rossonero

Va a buon fine la mediazione di Adriano Galliani fra l’allenatore e Berlusconi Un anno di contratto, salta il rinnovo. La “rosa” ridotta da 28 a 25 giocatori



MILANO. Il «bel giuoco», i migliori calciatori sempre in campo, e mai più risultati come quelli raccolti fino a dicembre. Il Milan sarà di Massimiliano Allegri ancora un anno, ma Silvio Berlusconi ha messo in chiaro le linee guida da seguire, promettendo in estate sforzi economici non faraonici su cui l’allenatore ha già cominciato a ragionare con Adriano Galliani nel primo vertice di mercato.

La “rosa” va ridotta da 28 a 25 giocatori, portieri inclusi, Robinho e Boateng sono sacrificabili per fare cassa, un attaccante esterno destro è la priorità e i due nomi in cima alla lista dei desideri sono Ilicic e Cerci. Il primo è stimato 15 milioni di euro dal Palermo, «ma Galliani non vuole spendere niente», ha rivelato il presidente rosanero Maurizio Zamparini. Cerci invece è in comproprietà fra Torino e Fiorentina, e «il Milan non può comprare metà cartellino né da una nè dall’altra squadra - avverte il ds viola Daniele Pradè - è un discorso fra noi e il Torino». Servirà un rinforzo anche in difesa, ma soprattutto Allegri dovrà aumentare la qualità del possesso palla della squadra, secondo le richieste di Berlusconi. Tutto rientra nel concetto di «accordo su diritti e doveri della società verso l’allenatore e dell’allenatore verso la società», passaggio cruciale del comunicato con cui, dopo la cena di Arcore, Berlusconi nella mezzanotte di ieri ha confermato Allegri sulla panchina del Milan, senza il rinnovo di contratto in scadenza a giugno 2014 ma con una manifestazione di fiducia che mancava dal 23 febbraio, quando alla vigilia del derby il presidente promise di superare eventuali offerte di altri club per il livornese. Nel frattempo è successo un po’ di tutto, dai retroscena sull’idea di affidare la squadra a Clarence Seedorf alla battuta in veneto sulla scarsa competenza di Allegri, fino al messaggio letto da Aldo Biscardi. Due vertici annullati, e il terzo allunga la storia rossonera del livornese. Le esose richieste economiche di Seedorf (smentite dalla sua agente, Deborah Martin) qualche giorno fa hanno aiutato Galliani a sostenere la tesi che era meglio proseguire su questa strada.

«Galliani ha fatto una magia delle sue», ha notato a Milan Channel Rino Gattuso, ma l’ad rossonero rifiuta l’etichetta di vincitore del braccio di ferro: «Ma che vincitore...Sono soddisfatto - ha tagliato corto - nella misura in cui è soddisfatto il presidente. E ribadisco per l’ultima volta che c’è una società, dove c’è il presidente Berlusconi, io e il Cda, dall’altra parte ci sono l’allenatore e i giocatori». I giocatori hanno accolto con piacere la notizia, il tempo dirà se e come qualcosa è cambiato in queste settimane nel rapporto ultratrentennale fra Berlusconi e Galliani, quali saranno le chance di crescita di Barbara Berlusconi nel club, e quanto la fiducia di Berlusconi verso Allegri resisterà alle prime eventuali difficoltà.













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